Nota a giud. Pace Bari Avv. Frugis, 24 maggio 2006, 5242/2005 R.G. L'autore analizza il regime di limitazione legale del risarcimento del danno (non patrimoniale) al passeggero e condivide, sia pure solo nelle conclusioni, l'esito interpretativo raggiunto dal giudicante. Nella ricostruzione dello scritto l'attribuzione al viaggiatore del diritto all'integrale risarcimento del danno è desunto non già dal confronto diacronico tra enunciati normativi (come ritiene il giudicante), bensì dalla applicazione della massima bettiana "cessante ratione legis cessat et ipsa lex" (c.d. interpretazione abrogante) e della tecnica dell'anacronismo legislativo. A ciò si aggiunge una più moderna concezione dell'equità in relazione al disposto dell'art. 113 c.p.c.
Longobucco, F. (2007). Limitazione del risarcimento nel trasporto ferroviario tra "anacronismo legislativo" ed "interpretazione cd. abrogante". RIVISTA DI DIRITTO DEI TRASPORTI(1), 85-109.
Limitazione del risarcimento nel trasporto ferroviario tra "anacronismo legislativo" ed "interpretazione cd. abrogante"
LONGOBUCCO, FRANCESCO
2007-01-01
Abstract
Nota a giud. Pace Bari Avv. Frugis, 24 maggio 2006, 5242/2005 R.G. L'autore analizza il regime di limitazione legale del risarcimento del danno (non patrimoniale) al passeggero e condivide, sia pure solo nelle conclusioni, l'esito interpretativo raggiunto dal giudicante. Nella ricostruzione dello scritto l'attribuzione al viaggiatore del diritto all'integrale risarcimento del danno è desunto non già dal confronto diacronico tra enunciati normativi (come ritiene il giudicante), bensì dalla applicazione della massima bettiana "cessante ratione legis cessat et ipsa lex" (c.d. interpretazione abrogante) e della tecnica dell'anacronismo legislativo. A ciò si aggiunge una più moderna concezione dell'equità in relazione al disposto dell'art. 113 c.p.c.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.