Il saggio descrive alla luce delle letteratura scientifica il ruolo della didattica musicale di qualità nel curricolo inclusivo per la costruzione di un contesto di “speciale normalità”. Per la prima volta, il contributo descrive nel dettaglio e pone in relazione il potenziale compensativo della musica con la sua possibilità di attivare processi creativi mirati alla strutturazione e alla ristrutturazione del “funzionamento” degli alunni (OMS 2001, 2007). A tal fine vengono anche indicate una serie di attività musicali da proporre nella prevenzione (primaria, secondaria e terziaria) e nel trattamento didattico dei DSA impiegando una metodologia laboratoriale e un atteggiamento ludico-animativo.Ogni questione è affrontata nello questo scenario complesso nonché in continuo divenire tipico della scuola italiana inclusiva, in cui deve inserirsi anche ogni discorso e ogni considerazione sulla didattica della musica per gli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA). Gli insegnanti di musica che si rapportano con le tante diversità presenti in classe, sono infatti costantemente interessati a orientare la loro riflessione pedagogico-didattica sia alla comprensione delle questioni educative che emergono con forza dai diversi aspetti del nostro tempo, sia alla condivisione di modelli formativi in grado di render conto del «dilemma della differenza» e della multidimensionalità di ogni soggetto.
Rizzo, A. (2013). Modelli formativi di didattica musicale per i DSA coerenti con la prospettiva inclusiva. In L.M.T. Rizzo Amalia (a cura di), Musica e DSA. La didattica inclusiva dalla scuola dell’infanzia al conservatorio (pp. 127-145).
Modelli formativi di didattica musicale per i DSA coerenti con la prospettiva inclusiva
RIZZO, AMALIA
2013-01-01
Abstract
Il saggio descrive alla luce delle letteratura scientifica il ruolo della didattica musicale di qualità nel curricolo inclusivo per la costruzione di un contesto di “speciale normalità”. Per la prima volta, il contributo descrive nel dettaglio e pone in relazione il potenziale compensativo della musica con la sua possibilità di attivare processi creativi mirati alla strutturazione e alla ristrutturazione del “funzionamento” degli alunni (OMS 2001, 2007). A tal fine vengono anche indicate una serie di attività musicali da proporre nella prevenzione (primaria, secondaria e terziaria) e nel trattamento didattico dei DSA impiegando una metodologia laboratoriale e un atteggiamento ludico-animativo.Ogni questione è affrontata nello questo scenario complesso nonché in continuo divenire tipico della scuola italiana inclusiva, in cui deve inserirsi anche ogni discorso e ogni considerazione sulla didattica della musica per gli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA). Gli insegnanti di musica che si rapportano con le tante diversità presenti in classe, sono infatti costantemente interessati a orientare la loro riflessione pedagogico-didattica sia alla comprensione delle questioni educative che emergono con forza dai diversi aspetti del nostro tempo, sia alla condivisione di modelli formativi in grado di render conto del «dilemma della differenza» e della multidimensionalità di ogni soggetto.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.