Il contributo affronta il tema della letteratura come territorio di comunicazione culturale e interculturale. Le contaminazioni, gli scambi, i prestiti ne costituiscono l’essenza più profonda e gli stimoli per un lavoro di mediazione sono molteplici. In ambito letterario va menzionato innanzitutto quello straordinario territorio denominato dagli studiosi “letteratura italiana della migrazione”, che consiste nell’insieme di quei testi pubblicati direttamente in lingua italiana da autori stranieri immigrati in Italia da un significativo numero di anni. Si tratta di una produzione ormai molto ampia e di grande interesse e che sta passando da una fase fatta di diari, testimonianze, storie di vita ad una fase di vera e propria “letterarietà”. Negli scritti di questi autori il tema della duplicità, dello stare in mezzo, della “mediazione” è molto presente sia in forme implicite, sia in forme esplicite e rappresenta più un arricchimento che una perdita. Questa produzione letteraria, nell’ottica di un’educazione interculturale rivolta soprattutto agli italiani, andrebbe messa a confronto ed in relazione con la letteratura italiana dell’emigrazione, cioè con la produzione epistolare e letteraria degli emigrati italiani. Il fenomeno dell’emigrazione italiana, in un paese come il nostro che ha avuto 28 milioni di emigrati in un secolo (dal 1870 al 1970 circa), è stato a lungo rimosso dalla memoria collettiva. Oggi siamo in presenza di qualche segnale di risveglio.
Fiorucci, M. (2006). Scritture in movimento. Letteratura e testimonianze delle migrazioni. In SANTARONE D (a cura di), Educare diversamente. Migrazioni, differenze, intercultura (pp. 215-229). ROMA : Armando Editore.
Scritture in movimento. Letteratura e testimonianze delle migrazioni
FIORUCCI, Massimiliano
2006-01-01
Abstract
Il contributo affronta il tema della letteratura come territorio di comunicazione culturale e interculturale. Le contaminazioni, gli scambi, i prestiti ne costituiscono l’essenza più profonda e gli stimoli per un lavoro di mediazione sono molteplici. In ambito letterario va menzionato innanzitutto quello straordinario territorio denominato dagli studiosi “letteratura italiana della migrazione”, che consiste nell’insieme di quei testi pubblicati direttamente in lingua italiana da autori stranieri immigrati in Italia da un significativo numero di anni. Si tratta di una produzione ormai molto ampia e di grande interesse e che sta passando da una fase fatta di diari, testimonianze, storie di vita ad una fase di vera e propria “letterarietà”. Negli scritti di questi autori il tema della duplicità, dello stare in mezzo, della “mediazione” è molto presente sia in forme implicite, sia in forme esplicite e rappresenta più un arricchimento che una perdita. Questa produzione letteraria, nell’ottica di un’educazione interculturale rivolta soprattutto agli italiani, andrebbe messa a confronto ed in relazione con la letteratura italiana dell’emigrazione, cioè con la produzione epistolare e letteraria degli emigrati italiani. Il fenomeno dell’emigrazione italiana, in un paese come il nostro che ha avuto 28 milioni di emigrati in un secolo (dal 1870 al 1970 circa), è stato a lungo rimosso dalla memoria collettiva. Oggi siamo in presenza di qualche segnale di risveglio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.