Nel saggio si affronta come e in che senso le tante diversità presenti a scuola possono diventare una risorsa chiarendo il significato dell’inclusione scolastica ed inquadrandola nella cultura e nel sistema dei diritti umani, nella visione positiva delle differenze, nella prospettiva dell’Index for Inclusion e dell’International Classification of Functionig, Disability and Health e ritenendola, infine, uno sfondo utile per leggere e affrontare le criticità vissute oggi nelle classi italiane anche alla luce del concetto di Bisogno Educativo Speciale (BES). Su come realizzare l'inclusione, infatti, quotidianamente tutti gli insegnanti riflettono e si interrogano, in quanto quando si parla di come realizzare l'inclusione ci sono state risposte diverse e a volte contradittorie. Alle domande di complessità presentate dalla scuola, la prospettiva culturale, la storia pedagogico-didattica e il corredo normativo di cui la scuola italiana è dotata hanno offerto nel tempo indicazioni, rotte da perseguire e dispositivi didattici che, dove applicati, hanno permesso di rendere adeguata e di qualità l’offerta formativa autonoma. Ma le ultime ricerche sulla qualità della nostra scuola, insieme alle voci dei tanti insegnanti condivise in questi anni, ci raccontano di un gap che intercorre tra i principi teorico-normativi di una scuola per tutti e per ciascuno, una scuola finalizzata alla promozione dell’uomo e del cittadino e la situazione reale di difficoltà nell’attuare, esercitando pienamente l’autonomia didattica e organizzativa conferita alle singole scuole , processi che rispondano ai bisogni formativi e orientativi di ogni alunno.

Rizzo, A. (2013). Gli alunni con DSA nella scuola italiana dell’inclusione. In L.M.T. Rizzo Amalia (a cura di), Musica e DSA. La didattica inclusiva dalla scuola dell’infanzia al conservatorio (pp. 43-73).

Gli alunni con DSA nella scuola italiana dell’inclusione

RIZZO, AMALIA
2013-01-01

Abstract

Nel saggio si affronta come e in che senso le tante diversità presenti a scuola possono diventare una risorsa chiarendo il significato dell’inclusione scolastica ed inquadrandola nella cultura e nel sistema dei diritti umani, nella visione positiva delle differenze, nella prospettiva dell’Index for Inclusion e dell’International Classification of Functionig, Disability and Health e ritenendola, infine, uno sfondo utile per leggere e affrontare le criticità vissute oggi nelle classi italiane anche alla luce del concetto di Bisogno Educativo Speciale (BES). Su come realizzare l'inclusione, infatti, quotidianamente tutti gli insegnanti riflettono e si interrogano, in quanto quando si parla di come realizzare l'inclusione ci sono state risposte diverse e a volte contradittorie. Alle domande di complessità presentate dalla scuola, la prospettiva culturale, la storia pedagogico-didattica e il corredo normativo di cui la scuola italiana è dotata hanno offerto nel tempo indicazioni, rotte da perseguire e dispositivi didattici che, dove applicati, hanno permesso di rendere adeguata e di qualità l’offerta formativa autonoma. Ma le ultime ricerche sulla qualità della nostra scuola, insieme alle voci dei tanti insegnanti condivise in questi anni, ci raccontano di un gap che intercorre tra i principi teorico-normativi di una scuola per tutti e per ciascuno, una scuola finalizzata alla promozione dell’uomo e del cittadino e la situazione reale di difficoltà nell’attuare, esercitando pienamente l’autonomia didattica e organizzativa conferita alle singole scuole , processi che rispondano ai bisogni formativi e orientativi di ogni alunno.
2013
978-8-876-65644-6
Rizzo, A. (2013). Gli alunni con DSA nella scuola italiana dell’inclusione. In L.M.T. Rizzo Amalia (a cura di), Musica e DSA. La didattica inclusiva dalla scuola dell’infanzia al conservatorio (pp. 43-73).
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