The description of ancient monuments of Akragas/Agrigentum, and the later modifications in the Byzantine and Medieval age, are compared with a selection of the most significant written sources. In this way, the short monograph tries to integrate the archaeological remains with the monumental vision of what Pindar called it "the most beautiful city of the living beings". General paragraphs introduce the reader on major themes: the Greek colonization, compared to the commercial organization of Punic Emporia; the Greek sanctuary and its spatiality, related to the 'introverted' cult of Demeter and Kore in the majority of the temples in Sicily and Southern Italy, with distinctive features, unusual in the contemporary buildings of the Greek Motherland. In Agrigento the evolution of temple design is evident from the huge Olympieion, celebrating the victory on the Carthaginians at Himera, undertaken under the tyranny of Theron, to more human dimensions of the temples of "Juno" and of "Concord ", corresponding to a democratic evolution in the government of the polis. The publication has been reviewed by Marie-Christine Hellmann in "Revue Archéologique", 2006, 2, p. 341: "Destined to learned tourists, this pocket guide can be useful to students and educators. After the history of Agrigento, a few well-informed pages are dedicated to the origin and formation of the Greek and Roman temples, then to the peculiarities of the Greek temples in Sicily. The following pages examinate, clearly and precisely, each temple and shrine of Agrigento, walls and gates, cemeteries, and the remains of the ekklesiasterion and bouleuterion, the “Oratory of Phalaris”, and the houses of the Hellenistic-Roman residential area".

Alla descrizione dei monumenti antichi e delle più tarde testimonianze bizantine si accompagna il confronto con una selezione delle più significative fonti classiche, che integrino la visione dei frammenti del tessuto monumentale di quella che Pindaro definì “la più bella città dei viventi”. Paragrafi di più generale informazione introdurranno il lettore sui grandi temi della colonizzazione greca, posta a confronto con l’organizzazione commerciale degli empòria punici; del santuario greco e della sua spazialità; dei caratteri cultuali più ‘introversi’, legati soprattutto alla diffusione del culto di Demetra e Kore, nei templi sicelioti e della Magna Grecia rispetto ai contemporanei edifici della madrepatria. Ad Agrigento, in particolare, è evidente l’evoluzione dell’edifico templare dalle colossali realizzazioni concepite sotto la tirannide (l’Olympieion che celebrava la vittoria di Terone sui Cartaginesi a Himera), alle più umane dimensioni dei templi “di Giunone” e “della Concordia”, parallele ad una evoluzione democratica nel governo della polis. La pubblicazione è stata recensita da Marie-Christine Hellmann in «Revue Archéologique», 2006, 2, p. 341: “Destinata ai turisti colti, questa guida tascabile può ben servire a studenti e docenti. Dopo la storia di Agrigento, qualche pagina ben informata è dedicata all'origine e alla formazione dei templi greci e romani, poi alle peculiarità dei templi greci in Sicilia. Segue poi l’esame, chiaro e preciso, di ogni tempio e santuario di Agrigento, delle mura e delle porte, delle necropoli, dell’ekklesiasterion e del bouleuterion, dell’oratorio di Falaride e delle case del quartiere ellenistico-romano”.

Ortolani, G. (2004). La valle dei templi di Agrigento. ROMA : Istituto poligrafico e Zecca dello Stato.

La valle dei templi di Agrigento

ORTOLANI, GIORGIO
2004-01-01

Abstract

The description of ancient monuments of Akragas/Agrigentum, and the later modifications in the Byzantine and Medieval age, are compared with a selection of the most significant written sources. In this way, the short monograph tries to integrate the archaeological remains with the monumental vision of what Pindar called it "the most beautiful city of the living beings". General paragraphs introduce the reader on major themes: the Greek colonization, compared to the commercial organization of Punic Emporia; the Greek sanctuary and its spatiality, related to the 'introverted' cult of Demeter and Kore in the majority of the temples in Sicily and Southern Italy, with distinctive features, unusual in the contemporary buildings of the Greek Motherland. In Agrigento the evolution of temple design is evident from the huge Olympieion, celebrating the victory on the Carthaginians at Himera, undertaken under the tyranny of Theron, to more human dimensions of the temples of "Juno" and of "Concord ", corresponding to a democratic evolution in the government of the polis. The publication has been reviewed by Marie-Christine Hellmann in "Revue Archéologique", 2006, 2, p. 341: "Destined to learned tourists, this pocket guide can be useful to students and educators. After the history of Agrigento, a few well-informed pages are dedicated to the origin and formation of the Greek and Roman temples, then to the peculiarities of the Greek temples in Sicily. The following pages examinate, clearly and precisely, each temple and shrine of Agrigento, walls and gates, cemeteries, and the remains of the ekklesiasterion and bouleuterion, the “Oratory of Phalaris”, and the houses of the Hellenistic-Roman residential area".
2004
88-240-1106-3
Alla descrizione dei monumenti antichi e delle più tarde testimonianze bizantine si accompagna il confronto con una selezione delle più significative fonti classiche, che integrino la visione dei frammenti del tessuto monumentale di quella che Pindaro definì “la più bella città dei viventi”. Paragrafi di più generale informazione introdurranno il lettore sui grandi temi della colonizzazione greca, posta a confronto con l’organizzazione commerciale degli empòria punici; del santuario greco e della sua spazialità; dei caratteri cultuali più ‘introversi’, legati soprattutto alla diffusione del culto di Demetra e Kore, nei templi sicelioti e della Magna Grecia rispetto ai contemporanei edifici della madrepatria. Ad Agrigento, in particolare, è evidente l’evoluzione dell’edifico templare dalle colossali realizzazioni concepite sotto la tirannide (l’Olympieion che celebrava la vittoria di Terone sui Cartaginesi a Himera), alle più umane dimensioni dei templi “di Giunone” e “della Concordia”, parallele ad una evoluzione democratica nel governo della polis. La pubblicazione è stata recensita da Marie-Christine Hellmann in «Revue Archéologique», 2006, 2, p. 341: “Destinata ai turisti colti, questa guida tascabile può ben servire a studenti e docenti. Dopo la storia di Agrigento, qualche pagina ben informata è dedicata all'origine e alla formazione dei templi greci e romani, poi alle peculiarità dei templi greci in Sicilia. Segue poi l’esame, chiaro e preciso, di ogni tempio e santuario di Agrigento, delle mura e delle porte, delle necropoli, dell’ekklesiasterion e del bouleuterion, dell’oratorio di Falaride e delle case del quartiere ellenistico-romano”.
Ortolani, G. (2004). La valle dei templi di Agrigento. ROMA : Istituto poligrafico e Zecca dello Stato.
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