Il lavoro analizza il regime della ”gestione integrata delle frontiere” e il suo carattere funzionale e non più territoriale (paradossalmente definito come “immaterialità delle frontiere”); in particolare: controlli alle frontiere (ivi comprese le banche dati); misure di controllo all'interno, inclusi i rimpatri; misure nei Paesi terzi per i visti e la lotta alla tratta degli esseri umani; cooperazione specifica con i Paesi vicini. Si approfondisce l’architettura istituzionale costituita da: il principio della solidarietà tra gli Stati membri; un corpus legislativo comune; la cooperazione operativa tra gli Stati membri (anche in ambito Frontex). Si analizza lo scenario in corso di mutamento nell’ambito di diversi contesti giuridici operativi, modalità flessibili di svolgimento delle attività e una frammentazione delle operazioni-pilota. La tesi sostenuta è che se appare lontana una vera e propria amministrazione europea in materia, è indiscutibile un processo di “verticalizzazione” in corso, soprattutto tramite l’evoluzione dei compiti e delle attività di Frontex. Si sostiene che prospettiva sostenibile non sembra essere quella di un’amministrazione diretta delle frontiere esterne da parte dell’Unione europea, considerata la sensibilità del tema rispetto alla sovranità degli Stati membri e dal fisiologico riparto verticale del potere esecutivo-amministrativo tra Stati membri e Unione.
Caggiano, G. (2010). Attività e prospettive di intervento dell’Agenzia Frontex nel Mediterraneo. GLI STRANIERI, 403-428.
Attività e prospettive di intervento dell’Agenzia Frontex nel Mediterraneo
CAGGIANO, Giandonato
2010-01-01
Abstract
Il lavoro analizza il regime della ”gestione integrata delle frontiere” e il suo carattere funzionale e non più territoriale (paradossalmente definito come “immaterialità delle frontiere”); in particolare: controlli alle frontiere (ivi comprese le banche dati); misure di controllo all'interno, inclusi i rimpatri; misure nei Paesi terzi per i visti e la lotta alla tratta degli esseri umani; cooperazione specifica con i Paesi vicini. Si approfondisce l’architettura istituzionale costituita da: il principio della solidarietà tra gli Stati membri; un corpus legislativo comune; la cooperazione operativa tra gli Stati membri (anche in ambito Frontex). Si analizza lo scenario in corso di mutamento nell’ambito di diversi contesti giuridici operativi, modalità flessibili di svolgimento delle attività e una frammentazione delle operazioni-pilota. La tesi sostenuta è che se appare lontana una vera e propria amministrazione europea in materia, è indiscutibile un processo di “verticalizzazione” in corso, soprattutto tramite l’evoluzione dei compiti e delle attività di Frontex. Si sostiene che prospettiva sostenibile non sembra essere quella di un’amministrazione diretta delle frontiere esterne da parte dell’Unione europea, considerata la sensibilità del tema rispetto alla sovranità degli Stati membri e dal fisiologico riparto verticale del potere esecutivo-amministrativo tra Stati membri e Unione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.