In Roman times, Baia was the most famous spa resort. But in spite of the abundance of the ancient written sources and the quite large amount of archaeological remains, till now it is not so clear the main feature of the site. The aim of this study is to demonstrate that the natural resources of Baia are two: the hot air, vapor, coming out from the underground and the thermal mineral water, aquae. The exploitation of the former, less known, is clearly represented by a small bath, the so called Piccole Terme, located in the South side of the Archaeological Park. In this building the system of natural heating, typical of Baia’s style, is still vidible, as described by Vitruvius, Celsus, Seneca, Pliny the Older, and Dio Cassius. The tradition of Baia lasted so long, from Roman times till Middle Ages, like an unbroken chain, that the memory of the technological skill achieved by Roman engineers is still confirmed by a late source, the De Balneis Puteolanis, dating back to the XIII A.D.

In epoca romana, Baia fu probabilmente la più famosa tra le località termali. Ma non ostante l’abbondanza delle fonti testuali antiche e i numerosi resti archeologici, fino a ora non era poi così semplice capire quali fossero le caratteristiche specifiche di questo sito. L’obbiettivo di questo studio è appunto quello di dimostrare che le risorse naturali di Baia sono due: l’aria calda, vapor, proveniente dal sottosuolo e le acque termominerali, aquae. Lo sfruttamento del calore naturale del sottosuolo, risorsa meno nota, è chiaramente esemplificato in un piccolo edificio termale, le cosiddette Piccole Terme, situate nel settore meridionale del Parco Archeologico. In questo edificio è visibile il sistema di riscaldamento naturale, tipicamente baiano, così come viene descritto da Vitruvio, Celso, Seneca, Plinio il Vecchio e Cassio Dione. La tradizione di Baia è come una catena ininterrotta che collega l’epoca romana a quella medievale e, proprio per questo, possiamo ancora trovare conferma della perizia tecnologica raggiunta dagli ingegneri romani nella testimonianza del De Balneis Puteolanis, risalente al XIII secolo.

Medri, M. (2013). In Baiano sinu: il uapor le aquae e le Piccole Terme di Baia. ANTENOR, 1, 119-144.

In Baiano sinu: il uapor le aquae e le Piccole Terme di Baia

MEDRI, MAURA
2013-01-01

Abstract

In Roman times, Baia was the most famous spa resort. But in spite of the abundance of the ancient written sources and the quite large amount of archaeological remains, till now it is not so clear the main feature of the site. The aim of this study is to demonstrate that the natural resources of Baia are two: the hot air, vapor, coming out from the underground and the thermal mineral water, aquae. The exploitation of the former, less known, is clearly represented by a small bath, the so called Piccole Terme, located in the South side of the Archaeological Park. In this building the system of natural heating, typical of Baia’s style, is still vidible, as described by Vitruvius, Celsus, Seneca, Pliny the Older, and Dio Cassius. The tradition of Baia lasted so long, from Roman times till Middle Ages, like an unbroken chain, that the memory of the technological skill achieved by Roman engineers is still confirmed by a late source, the De Balneis Puteolanis, dating back to the XIII A.D.
2013
In epoca romana, Baia fu probabilmente la più famosa tra le località termali. Ma non ostante l’abbondanza delle fonti testuali antiche e i numerosi resti archeologici, fino a ora non era poi così semplice capire quali fossero le caratteristiche specifiche di questo sito. L’obbiettivo di questo studio è appunto quello di dimostrare che le risorse naturali di Baia sono due: l’aria calda, vapor, proveniente dal sottosuolo e le acque termominerali, aquae. Lo sfruttamento del calore naturale del sottosuolo, risorsa meno nota, è chiaramente esemplificato in un piccolo edificio termale, le cosiddette Piccole Terme, situate nel settore meridionale del Parco Archeologico. In questo edificio è visibile il sistema di riscaldamento naturale, tipicamente baiano, così come viene descritto da Vitruvio, Celso, Seneca, Plinio il Vecchio e Cassio Dione. La tradizione di Baia è come una catena ininterrotta che collega l’epoca romana a quella medievale e, proprio per questo, possiamo ancora trovare conferma della perizia tecnologica raggiunta dagli ingegneri romani nella testimonianza del De Balneis Puteolanis, risalente al XIII secolo.
Medri, M. (2013). In Baiano sinu: il uapor le aquae e le Piccole Terme di Baia. ANTENOR, 1, 119-144.
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