Il progetto di tesi dottorale presenta i risultati di una ricerca triennale orientata alla realizzazione di un archivio longitudinale inferenziale dei dati valutativi relativi al sistema scolastico italiano nel periodo che va dal 1971 sino ad oggi. Viene inoltre proposto uno strumento tecnologico per una più agevole lettura dei dati considerati. L’attenzione al ruolo che i sistemi di istruzione e le attività educative in senso lato rivestono all’interno dei processi economici dei paesi industrializzati è andata via via aumentando negli ultimi decenni. Al crescere di tale interesse, è aumentato anche il ricorso a procedure e strumenti di valutazione esterni, ossia gestiti da organismi sovranazionali, per fornire possibili chiavi di lettura della capacità dei sistemi scolastici di rispondere adeguatamente alla domanda di istruzione e, allo stesso tempo, per poter indagare su aspetti dell’educazione in un dato paese avendo come riferimento quegli stessi aspetti in altri paesi. Questo lavoro affronta queste due diverse esigenze: come è possibile misurare gli effetti a lungo termine dei sistemi educativi e delle attività educative in generale sulla qualità della salute economica e sociale del nostro paese? E come possono i ricercatori convalidare in modo più efficace le loro ipotesi e sviluppare nuove teorie sui sistemi educativi? Con questo lavoro non si pretende di rispondere a tali domande, si cerca invece di fornire un innovativo strumento di analisi per comprendere che cosa è cambiato, uno strumento cioè che consenta di verificare, tramite l'analisi dei dati, possibili ipotesi sui mutamenti intervenuti nel sistema scolastico. Partendo dai dati raccolti dalle maggiori indagini internazionali si è quindi costruito l’Archivio Documentario Unico per la Valutazione (ADUV), non tralasciando di ponderare le possibili criticità sia sul piano teorico che su quello operativo. Una volta collezionati i dati, è stato compiuto uno sforzo per la loro razionalizzazione, così da poterli giustapporre in modo coerente, seppur con una approssimazione dovuta all’uso diretto di procedure inferenziali e alla creazione di indicatori utilizzati in una prospettiva diacronica. Per arricchire il progetto di ricerca è stato ipotizzato sin dall'inizio uno strumento che completasse l’archivio fornendo una maschera semplice, robusta e di facile comprensione per la lettura dei dati. Si è quindi individuato nell’Analizzatore di Dati Comparativi (ADAC) il modo per utilizzare le migliori soluzioni messe a disposizione dal progresso tecnologico. Ciò, al fine di assicurare non solo la consultazione e un adeguato utilizzo dei dati trattati, ma soprattutto la conduzione di analisi statistiche di secondo livello. Tramite l'applicativo in rete distribuito ADAC si è cercato quindi di realizzare un sistema esperto dalla duplice utenza: il ricercatore che vuole verificare le sue ipotesi e l’utente non esperto che è interessato a desumere informazioni fattuali e conoscenze pratiche dai dati delle indagini internazionali. In conclusione, il presente lavoro è teso a reintrodurre il fondamentale fattore del tempo dell'educazione come variabile chiave per l’analisi del sistema scolastico italiano, predisponendo uno strumento che consenta la lettura dei dati in intervalli temporali di ampio respiro. Si constata quindi come la validità dei dati nel tempo viene di fatto amplificata: l’impostazione diacronica mette in evidenza quanto una corretta interpretazione dei dati stessi presupponga una revisione periodica dei criteri e delle categorie di valutazione. Tale ricategorizzazione porta ad una essenzializzazione delle costituenti considerate poiché nel tempo molti elementi non essenziali vengono eliminati ed è pertanto possibile concentrarsi maggiormente sulla struttura distinguendola dunque dalle componenti.

Agrusti, F. (2014). I DATI VALUTATIVI ITALIANI DAL 1971 AD OGGI. Roma : Edizioni Nuova Cultura-Roma.

I DATI VALUTATIVI ITALIANI DAL 1971 AD OGGI

AGRUSTI, FRANCESCO
2014-01-01

Abstract

Il progetto di tesi dottorale presenta i risultati di una ricerca triennale orientata alla realizzazione di un archivio longitudinale inferenziale dei dati valutativi relativi al sistema scolastico italiano nel periodo che va dal 1971 sino ad oggi. Viene inoltre proposto uno strumento tecnologico per una più agevole lettura dei dati considerati. L’attenzione al ruolo che i sistemi di istruzione e le attività educative in senso lato rivestono all’interno dei processi economici dei paesi industrializzati è andata via via aumentando negli ultimi decenni. Al crescere di tale interesse, è aumentato anche il ricorso a procedure e strumenti di valutazione esterni, ossia gestiti da organismi sovranazionali, per fornire possibili chiavi di lettura della capacità dei sistemi scolastici di rispondere adeguatamente alla domanda di istruzione e, allo stesso tempo, per poter indagare su aspetti dell’educazione in un dato paese avendo come riferimento quegli stessi aspetti in altri paesi. Questo lavoro affronta queste due diverse esigenze: come è possibile misurare gli effetti a lungo termine dei sistemi educativi e delle attività educative in generale sulla qualità della salute economica e sociale del nostro paese? E come possono i ricercatori convalidare in modo più efficace le loro ipotesi e sviluppare nuove teorie sui sistemi educativi? Con questo lavoro non si pretende di rispondere a tali domande, si cerca invece di fornire un innovativo strumento di analisi per comprendere che cosa è cambiato, uno strumento cioè che consenta di verificare, tramite l'analisi dei dati, possibili ipotesi sui mutamenti intervenuti nel sistema scolastico. Partendo dai dati raccolti dalle maggiori indagini internazionali si è quindi costruito l’Archivio Documentario Unico per la Valutazione (ADUV), non tralasciando di ponderare le possibili criticità sia sul piano teorico che su quello operativo. Una volta collezionati i dati, è stato compiuto uno sforzo per la loro razionalizzazione, così da poterli giustapporre in modo coerente, seppur con una approssimazione dovuta all’uso diretto di procedure inferenziali e alla creazione di indicatori utilizzati in una prospettiva diacronica. Per arricchire il progetto di ricerca è stato ipotizzato sin dall'inizio uno strumento che completasse l’archivio fornendo una maschera semplice, robusta e di facile comprensione per la lettura dei dati. Si è quindi individuato nell’Analizzatore di Dati Comparativi (ADAC) il modo per utilizzare le migliori soluzioni messe a disposizione dal progresso tecnologico. Ciò, al fine di assicurare non solo la consultazione e un adeguato utilizzo dei dati trattati, ma soprattutto la conduzione di analisi statistiche di secondo livello. Tramite l'applicativo in rete distribuito ADAC si è cercato quindi di realizzare un sistema esperto dalla duplice utenza: il ricercatore che vuole verificare le sue ipotesi e l’utente non esperto che è interessato a desumere informazioni fattuali e conoscenze pratiche dai dati delle indagini internazionali. In conclusione, il presente lavoro è teso a reintrodurre il fondamentale fattore del tempo dell'educazione come variabile chiave per l’analisi del sistema scolastico italiano, predisponendo uno strumento che consenta la lettura dei dati in intervalli temporali di ampio respiro. Si constata quindi come la validità dei dati nel tempo viene di fatto amplificata: l’impostazione diacronica mette in evidenza quanto una corretta interpretazione dei dati stessi presupponga una revisione periodica dei criteri e delle categorie di valutazione. Tale ricategorizzazione porta ad una essenzializzazione delle costituenti considerate poiché nel tempo molti elementi non essenziali vengono eliminati ed è pertanto possibile concentrarsi maggiormente sulla struttura distinguendola dunque dalle componenti.
2014
9788868122621
Agrusti, F. (2014). I DATI VALUTATIVI ITALIANI DAL 1971 AD OGGI. Roma : Edizioni Nuova Cultura-Roma.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11590/185781
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact