Il saggio, introduttivo alla traduzione di dodici testi, analizza alcune costanti della poesia di Sophia de Mello Breyner Andresen, inconfondibile voce nell’universo lirico del Novecento portoghese, che ha vissuto quarant’anni della sua esistenza in pieno totalitarismo salazarista. Il suo strumento di lotta è stato essenzialmente la poesia, arma contro ciò che mortifica la dignità dell’uomo, e che si eleva in tragico canto per dire lo smarrimento di coloro che abitano quella dimensione di tenebra. L’acuta e vigile percezione di quel grigiore mortale si traduce costantemente nella sua poesia nell’imperativo a trasformare quello spazio di oscurità maligna nello spazio stesso della sua liberazione. Non evasione, pertanto, da quello spazio, ma ricerca al suo interno di quei flussi vitali che l’orrore del presente sembra aver occultato.
Lanciani, G. (2004). Sophia de Mello Breyner Andresen. Il labirinto della parola, n. 187 (Anno XVII, ottobre 2004), 38-48.
Sophia de Mello Breyner Andresen. Il labirinto della parola
LANCIANI, Giulia
2004-01-01
Abstract
Il saggio, introduttivo alla traduzione di dodici testi, analizza alcune costanti della poesia di Sophia de Mello Breyner Andresen, inconfondibile voce nell’universo lirico del Novecento portoghese, che ha vissuto quarant’anni della sua esistenza in pieno totalitarismo salazarista. Il suo strumento di lotta è stato essenzialmente la poesia, arma contro ciò che mortifica la dignità dell’uomo, e che si eleva in tragico canto per dire lo smarrimento di coloro che abitano quella dimensione di tenebra. L’acuta e vigile percezione di quel grigiore mortale si traduce costantemente nella sua poesia nell’imperativo a trasformare quello spazio di oscurità maligna nello spazio stesso della sua liberazione. Non evasione, pertanto, da quello spazio, ma ricerca al suo interno di quei flussi vitali che l’orrore del presente sembra aver occultato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.