Il saggio Dante: la lingua di Dio e la poesia può essere considerato un dipinto realistico dello smarrimento che colse Dante alla morte terrena della sua celestiale Beatrice e del tentativo di sovrastarlo, affidandosi ad un qualcosa che lui per primo sta scoprendo e che per il momento deve restare d’appannaggio privilegiato.

Liguori, A. (2006). nota critica al saggio: Alberto Gessani, Dante: la lingua di Dio e la poesia, in R. Bruno e S. Vizzardelli (a cura di), Forma e memoria. Saggi in onore di Vittorio Stella. Quodlibet, Macerata 2005, III, 155-156..

nota critica al saggio: Alberto Gessani, Dante: la lingua di Dio e la poesia, in R. Bruno e S. Vizzardelli (a cura di), Forma e memoria. Saggi in onore di Vittorio Stella. Quodlibet, Macerata 2005

LIGUORI, ALESSIA
2006-01-01

Abstract

Il saggio Dante: la lingua di Dio e la poesia può essere considerato un dipinto realistico dello smarrimento che colse Dante alla morte terrena della sua celestiale Beatrice e del tentativo di sovrastarlo, affidandosi ad un qualcosa che lui per primo sta scoprendo e che per il momento deve restare d’appannaggio privilegiato.
2006
Liguori, A. (2006). nota critica al saggio: Alberto Gessani, Dante: la lingua di Dio e la poesia, in R. Bruno e S. Vizzardelli (a cura di), Forma e memoria. Saggi in onore di Vittorio Stella. Quodlibet, Macerata 2005, III, 155-156..
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