Un pregiudizio è un giudizio espresso prima che un determinato evento sia avvenuto, che se ne siano costatate le circostanze ed osservati gli effetti. Ne consegue, da un lato, che non ha molta importanza stabilire come realmente stiano le cose, dal momento che l’interpretazione dell’evento è già stata data, dall’altro che chi ha espresso o accettato il pregiudizio avrà cura di rilevare tutto ciò che contribuisce a confermare una certa conformazione del reale, mentre sarà incline a sorvolare su quanto possa apparire non conforme alle rappresentazioni di cui dispone.Nessuno sosterrebbe oggi che il mancinismo debba essere represso, perché associato a tendenze devianti, o che il presentarsi di difficoltà nell’apprendimento della lettura e della scrittura sia necessariamente da collegarsi allo scarso livello della dotazione attitudinale o, peggio, ad un difetto di qualità morali da parte degli allievi. Ma se si è disposti a riconoscere che esistono differenze sul piano neurologico che inducono ad usare la sinistra più che la destra, o che problemi di carattere percettivo possono ritardare, se non individuati tempestivamente, l’acquisizione di determinate capacità, la medesima disponibilità al ravvedimento non si manifesta quando sono in gioco interpretazioni che riguardano l’insieme della funzione educativa. In tali interpretazioni il pregiudizio continua a prevalere, anche se si tenta di coprirlo con argomentazioni che si vorrebbero far discendere da analisi riferite ai cambiamenti in corso nei rapporti sociali, nel quadro della conoscenza o nell’organizzazione delle attività produttive.È il caso della cultura di cui si ammantano gli interventi di politica scolastica decisi dal governo della Destra. Ci si trova di fronte ad una minuteria che presenta elementi di modernizzazione mescolati ad interpretazioni consuete, talmente consuete da apparire come una sorta di senso comune educativo dal quale non si può prescindere.
Vertecchi, B. (2004). La cultura del pregiudizio (Editoriale). CADMO, 1, 1-4.
La cultura del pregiudizio (Editoriale)
VERTECCHI, Benedetto
2004-01-01
Abstract
Un pregiudizio è un giudizio espresso prima che un determinato evento sia avvenuto, che se ne siano costatate le circostanze ed osservati gli effetti. Ne consegue, da un lato, che non ha molta importanza stabilire come realmente stiano le cose, dal momento che l’interpretazione dell’evento è già stata data, dall’altro che chi ha espresso o accettato il pregiudizio avrà cura di rilevare tutto ciò che contribuisce a confermare una certa conformazione del reale, mentre sarà incline a sorvolare su quanto possa apparire non conforme alle rappresentazioni di cui dispone.Nessuno sosterrebbe oggi che il mancinismo debba essere represso, perché associato a tendenze devianti, o che il presentarsi di difficoltà nell’apprendimento della lettura e della scrittura sia necessariamente da collegarsi allo scarso livello della dotazione attitudinale o, peggio, ad un difetto di qualità morali da parte degli allievi. Ma se si è disposti a riconoscere che esistono differenze sul piano neurologico che inducono ad usare la sinistra più che la destra, o che problemi di carattere percettivo possono ritardare, se non individuati tempestivamente, l’acquisizione di determinate capacità, la medesima disponibilità al ravvedimento non si manifesta quando sono in gioco interpretazioni che riguardano l’insieme della funzione educativa. In tali interpretazioni il pregiudizio continua a prevalere, anche se si tenta di coprirlo con argomentazioni che si vorrebbero far discendere da analisi riferite ai cambiamenti in corso nei rapporti sociali, nel quadro della conoscenza o nell’organizzazione delle attività produttive.È il caso della cultura di cui si ammantano gli interventi di politica scolastica decisi dal governo della Destra. Ci si trova di fronte ad una minuteria che presenta elementi di modernizzazione mescolati ad interpretazioni consuete, talmente consuete da apparire come una sorta di senso comune educativo dal quale non si può prescindere.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.