Nonostante il consolidato, ormai, dell’esperienza europea – e di quella francese in particolare – in italiano l’espressione “progetto urbano” suona equivoca. Di qui forse la vaga fascinazione che essa esercita e, per gli urbanisti, la corsa a cercare di definire il tema e collocarlo in qualche modo nella casella “giusta”, tra piano e realizzazioni. Non ci riusciremo, è chiaro, riferendoci all’ideal-tipo di piano della tradizione italiana – per altro molto diverso da quello generalmente praticato nella realtà – che tuttavia per vie sottili e ancor più equivoche si presentava esso stesso come “progetto di città” (seppure improbabile), da attuare consequenzialmente per parti “conformi”.Seppure con qualche variante, il significato “europeo” (francese) di “progetto urbano” individua un insieme di trasformazioni in parti significative di città, messe in atto da più soggetti, pubblici e privati, ma coordinate tra loro, sotto la regia dell’ente locale e/o di strutture dedicate che da questo derivino. Iniziative di questo genere nascono dalla necessità/opportunità di recuperare aree e/o edifici dismessi o sottoutilizzati, in zone che per la loro localizzazione siano in grado di sviluppare potenzialità di valorizzazione immobiliare; elemento di fatto indispensabile alla loro riuscita.

Avarello, P. (2005). La faticosa costruzione del progetto urbano/The hard work of costructing the urban project. URBANISTICA, 126, 28-30; 31.

La faticosa costruzione del progetto urbano/The hard work of costructing the urban project

AVARELLO, Paolo
2005-01-01

Abstract

Nonostante il consolidato, ormai, dell’esperienza europea – e di quella francese in particolare – in italiano l’espressione “progetto urbano” suona equivoca. Di qui forse la vaga fascinazione che essa esercita e, per gli urbanisti, la corsa a cercare di definire il tema e collocarlo in qualche modo nella casella “giusta”, tra piano e realizzazioni. Non ci riusciremo, è chiaro, riferendoci all’ideal-tipo di piano della tradizione italiana – per altro molto diverso da quello generalmente praticato nella realtà – che tuttavia per vie sottili e ancor più equivoche si presentava esso stesso come “progetto di città” (seppure improbabile), da attuare consequenzialmente per parti “conformi”.Seppure con qualche variante, il significato “europeo” (francese) di “progetto urbano” individua un insieme di trasformazioni in parti significative di città, messe in atto da più soggetti, pubblici e privati, ma coordinate tra loro, sotto la regia dell’ente locale e/o di strutture dedicate che da questo derivino. Iniziative di questo genere nascono dalla necessità/opportunità di recuperare aree e/o edifici dismessi o sottoutilizzati, in zone che per la loro localizzazione siano in grado di sviluppare potenzialità di valorizzazione immobiliare; elemento di fatto indispensabile alla loro riuscita.
2005
Avarello, P. (2005). La faticosa costruzione del progetto urbano/The hard work of costructing the urban project. URBANISTICA, 126, 28-30; 31.
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