Nella presenza fissa e immobile di Prometeo, incatenato, sulla scena della tragedia dall’inizio alla fine dell’azione, è rappresentato uno spettacolo nello spettacolo, una tragedia di secondo livello, interpretata da un solo attore di fronte ad un pubblico ristretto (il Coro delle Oceanine, affiancato di episodio in episodio da altri personaggi della tragedia di primo livello). L’autore si propone di mostrare come Eschilo abbia sfruttato questa situazione scenica, trasformandola attraverso le sue scelte lessicali in motivo portante del dramma, mostrando una prassi ben nota del diritto penale greco, che aveva tratti marcatamente spettacolari. Prometeo, incatenato per il furto del fuoco, alla stessa stregua di altri malfattori e ladri condannati alla gogna o giustiziati per crocefissione, rappresenta l’infamia connessa alla pubblicità della punizione stessa.

Cerri, G. (2007). Il dio incatenato come spettacolo, il coro come pubblico: tragedia e rapsodia nella dimensione metateatrale del Prometeo. LEXIS, 24, 265-281.

Il dio incatenato come spettacolo, il coro come pubblico: tragedia e rapsodia nella dimensione metateatrale del Prometeo

CERRI, GIOVANNI
2007-01-01

Abstract

Nella presenza fissa e immobile di Prometeo, incatenato, sulla scena della tragedia dall’inizio alla fine dell’azione, è rappresentato uno spettacolo nello spettacolo, una tragedia di secondo livello, interpretata da un solo attore di fronte ad un pubblico ristretto (il Coro delle Oceanine, affiancato di episodio in episodio da altri personaggi della tragedia di primo livello). L’autore si propone di mostrare come Eschilo abbia sfruttato questa situazione scenica, trasformandola attraverso le sue scelte lessicali in motivo portante del dramma, mostrando una prassi ben nota del diritto penale greco, che aveva tratti marcatamente spettacolari. Prometeo, incatenato per il furto del fuoco, alla stessa stregua di altri malfattori e ladri condannati alla gogna o giustiziati per crocefissione, rappresenta l’infamia connessa alla pubblicità della punizione stessa.
2007
Cerri, G. (2007). Il dio incatenato come spettacolo, il coro come pubblico: tragedia e rapsodia nella dimensione metateatrale del Prometeo. LEXIS, 24, 265-281.
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