L’obiettivo principale di questo lavoro è stato quello di valutare l’utilità della cartografia della copertura del suolo per l’analisi della diversità floristico/cenologica in ambiente costiero.A questo proposito è stata applicata una metodologia sperimentale per la realizzazione di una carta digitale di copertura del suolo/vegetazione con scala 1:5000 attraverso la fotointerpretazione a video di ortofoto digitali di in metro di definizione. La legenda segue lo schema metodologico della proposta CORINE Land-Cover che, data la scala cartografica, è stato sviluppato ad un IV livello di dettaglio. Per le caratteristiche dell’area considerata, la categoria CORINE che si rilevata più articolata ad un IV livello di dettaglio è stata quella degli spazi aperti con vegetazione rada. Il campionamento floristico è stato realizzato tramite plots di 2 metri di lato seguendo un approccio random stratificato, utilizzando come strati le diverse tipologie di copertura del suolo naturali e seminaturali cartografate. I 93 plot campionati, che ricadono in 8 tipologie di copertura del suolo, sono stati successivamente classificati attraverso metodologie di analisi multivariata. La accuratezza della carta è stata valutata attraverso una matrice di confusione ed il calcolo dell’indice K. Per ciascun aggruppamento individuato sono stati calcolati lo spettro corologico, biologico e delle famiglie; la percentuale delle specie rare e vulnerabili; e gli indici di diversità di Shannon (H), Simpson, uniformità, ridondanza relativa e diversità areale.I risultati mostrano una buona corrispondenza tra le topologie di land cover e gli aggruppamenti vegetali campionati, eccetto per la vegetazione psammofila aperta e per la vegetazione ruderale. Per quanto riguarda la diversità floristica, i pratelli terofitici e l’ammofileto (che ricadono nella unità “vegetazione psammofila chiusa”) presentano i valori più elevati di diversità (H). Il cakileto (che ricade nella unità “sabbia nuda”) invece presenta il valore di diversità specifica (H) più basso, essendo caratterizzato da poche specie, nessuna delle quali dominante. Il presente approccio che integra la cartografia di uso del suolo e il campionamento della diversità floristico si è rilevato un ottimo strumento per l’analisi, ed eventualmente per il monitoraggio, degli ecosistemi dunali costieri.

Izzi, C.F., Acosta, A.T.R., Carranza, L. (2004). Cartografia della copertura del suolo e analisi della biodiversità: il caso della vegetazione costiera molisana.

Cartografia della copertura del suolo e analisi della biodiversità: il caso della vegetazione costiera molisana

IZZI, CARMELA FRANCESCA;ACOSTA, ALICIA TERESA ROSARIO;
2004-01-01

Abstract

L’obiettivo principale di questo lavoro è stato quello di valutare l’utilità della cartografia della copertura del suolo per l’analisi della diversità floristico/cenologica in ambiente costiero.A questo proposito è stata applicata una metodologia sperimentale per la realizzazione di una carta digitale di copertura del suolo/vegetazione con scala 1:5000 attraverso la fotointerpretazione a video di ortofoto digitali di in metro di definizione. La legenda segue lo schema metodologico della proposta CORINE Land-Cover che, data la scala cartografica, è stato sviluppato ad un IV livello di dettaglio. Per le caratteristiche dell’area considerata, la categoria CORINE che si rilevata più articolata ad un IV livello di dettaglio è stata quella degli spazi aperti con vegetazione rada. Il campionamento floristico è stato realizzato tramite plots di 2 metri di lato seguendo un approccio random stratificato, utilizzando come strati le diverse tipologie di copertura del suolo naturali e seminaturali cartografate. I 93 plot campionati, che ricadono in 8 tipologie di copertura del suolo, sono stati successivamente classificati attraverso metodologie di analisi multivariata. La accuratezza della carta è stata valutata attraverso una matrice di confusione ed il calcolo dell’indice K. Per ciascun aggruppamento individuato sono stati calcolati lo spettro corologico, biologico e delle famiglie; la percentuale delle specie rare e vulnerabili; e gli indici di diversità di Shannon (H), Simpson, uniformità, ridondanza relativa e diversità areale.I risultati mostrano una buona corrispondenza tra le topologie di land cover e gli aggruppamenti vegetali campionati, eccetto per la vegetazione psammofila aperta e per la vegetazione ruderale. Per quanto riguarda la diversità floristica, i pratelli terofitici e l’ammofileto (che ricadono nella unità “vegetazione psammofila chiusa”) presentano i valori più elevati di diversità (H). Il cakileto (che ricade nella unità “sabbia nuda”) invece presenta il valore di diversità specifica (H) più basso, essendo caratterizzato da poche specie, nessuna delle quali dominante. Il presente approccio che integra la cartografia di uso del suolo e il campionamento della diversità floristico si è rilevato un ottimo strumento per l’analisi, ed eventualmente per il monitoraggio, degli ecosistemi dunali costieri.
2004
Izzi, C.F., Acosta, A.T.R., Carranza, L. (2004). Cartografia della copertura del suolo e analisi della biodiversità: il caso della vegetazione costiera molisana.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11590/273002
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