L’educazione interculturale non ha un compito facile né di breve periodo, poiché implica un riesame degli attuali saperi insegnati nella scuola e perché l’educazione interculturale non è una nuova materia che si aggiunge alle altre, ma un punto di vista, un’ottica diversa con cui guardare alle discipline attualmente insegnate.L’origine dell’educazione interculturale va rintracciata nello sviluppo dei fenomeni migratori, l’educazione interculturale, però, ha lentamente abbandonato il terreno dell’educazione speciale rivolta ad un gruppo sociale specifico “diventando un approccio pedagogico innovatore per la rifondazione del curriculum in generale”.L’educazione interculturale secondo il nostro punto di vista si muove lungo due direttrici.a) Da una parte lavora all’individuazione delle strategie didattiche per favorire un positivo inserimento degli allievi stranieri nella scuola, ma la scuola in questo compito non può essere lasciata sola e bisogna fare attenzione a non confondere le differenze culturali con quelle di classe, socio-economiche enfatizzando oltremisura le differenze culturali occultando dietro di esse altri problemi (Aime, 2004). b) Dall’altra parte l’educazione interculturale si rivolge a tutti e in particolare agli italiani nel tentativo di creare abiti di accoglienza negli italiani. Essa consiste nella revisione, nella rivisitazione e nella rifondazione dell’asse formativo della scuola che non deve più mirare alla formazione del cittadino italiano, ma alla formazione di un cittadino del mondo, che vive e agisce in un mondo interdipendente.

Fiorucci, M. (2004). Il futuro della scuola è convivenza: coloriamo la scuola. La scuola, l'immigrazione, l'intercultura.

Il futuro della scuola è convivenza: coloriamo la scuola. La scuola, l'immigrazione, l'intercultura

FIORUCCI, Massimiliano
2004-01-01

Abstract

L’educazione interculturale non ha un compito facile né di breve periodo, poiché implica un riesame degli attuali saperi insegnati nella scuola e perché l’educazione interculturale non è una nuova materia che si aggiunge alle altre, ma un punto di vista, un’ottica diversa con cui guardare alle discipline attualmente insegnate.L’origine dell’educazione interculturale va rintracciata nello sviluppo dei fenomeni migratori, l’educazione interculturale, però, ha lentamente abbandonato il terreno dell’educazione speciale rivolta ad un gruppo sociale specifico “diventando un approccio pedagogico innovatore per la rifondazione del curriculum in generale”.L’educazione interculturale secondo il nostro punto di vista si muove lungo due direttrici.a) Da una parte lavora all’individuazione delle strategie didattiche per favorire un positivo inserimento degli allievi stranieri nella scuola, ma la scuola in questo compito non può essere lasciata sola e bisogna fare attenzione a non confondere le differenze culturali con quelle di classe, socio-economiche enfatizzando oltremisura le differenze culturali occultando dietro di esse altri problemi (Aime, 2004). b) Dall’altra parte l’educazione interculturale si rivolge a tutti e in particolare agli italiani nel tentativo di creare abiti di accoglienza negli italiani. Essa consiste nella revisione, nella rivisitazione e nella rifondazione dell’asse formativo della scuola che non deve più mirare alla formazione del cittadino italiano, ma alla formazione di un cittadino del mondo, che vive e agisce in un mondo interdipendente.
2004
Fiorucci, M. (2004). Il futuro della scuola è convivenza: coloriamo la scuola. La scuola, l'immigrazione, l'intercultura.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11590/273321
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact