"\"Prendendo le mosse dall’ormai acclarata vis espansiva del principio e del sistema rimediale desumibile dall’art. 9, l. 18 giugno 1998, n. 192 (c.d. legge sulla subfornitura industriale), l’autore esplora la possibilità di applicare la disciplina sull’abuso di dipendenza economica anche nei contesti che esorbitano dalla singola relazione bilaterale di impresa. I contratti di impresa, infatti, oltre a possedere una autonomia tipologica a sé stante (si pensi al classico esempio del franchising), ben possono trovarsi inseriti all’interno di un’organizzazione reticolare. Il fenomeno reticolare disegna dunque un ambiente complesso che fa da sfondo ai singoli contratti e dal quale non si può prescindere nella disamina dei contegni delle parti (tra di esse e verso i terzi). L’incremento dell’approccio funzionale alle dinamiche di mercato, nonché l’attenzione per le concrete operazioni che si realizzano tra gli operatori economici, inducono a ritenere che la clausola o il comportamento potranno assumere il connotato della gravosità soltanto ove impattino negativamente sulla globale funzionalità della organizzazione di rete. Lo stesso può dirsi in merito alla discussa applicabilità dell’art. 9, l. n. 192\\\/1998 anche ai fenomeni di gruppo, e segnatamente alla fattispecie della direzione e coordinamento ex art. 2497 c.c. \""
Longobucco, F. (2012). Abuso di dipendenza economica e reti di imprese. CONTRATTO E IMPRESA, 390-400.
Abuso di dipendenza economica e reti di imprese
LONGOBUCCO, FRANCESCO
2012-01-01
Abstract
"\"Prendendo le mosse dall’ormai acclarata vis espansiva del principio e del sistema rimediale desumibile dall’art. 9, l. 18 giugno 1998, n. 192 (c.d. legge sulla subfornitura industriale), l’autore esplora la possibilità di applicare la disciplina sull’abuso di dipendenza economica anche nei contesti che esorbitano dalla singola relazione bilaterale di impresa. I contratti di impresa, infatti, oltre a possedere una autonomia tipologica a sé stante (si pensi al classico esempio del franchising), ben possono trovarsi inseriti all’interno di un’organizzazione reticolare. Il fenomeno reticolare disegna dunque un ambiente complesso che fa da sfondo ai singoli contratti e dal quale non si può prescindere nella disamina dei contegni delle parti (tra di esse e verso i terzi). L’incremento dell’approccio funzionale alle dinamiche di mercato, nonché l’attenzione per le concrete operazioni che si realizzano tra gli operatori economici, inducono a ritenere che la clausola o il comportamento potranno assumere il connotato della gravosità soltanto ove impattino negativamente sulla globale funzionalità della organizzazione di rete. Lo stesso può dirsi in merito alla discussa applicabilità dell’art. 9, l. n. 192\\\/1998 anche ai fenomeni di gruppo, e segnatamente alla fattispecie della direzione e coordinamento ex art. 2497 c.c. \""I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.