""\\"La Pianificazione Territoriale, attraverso. la conoscenza degli elementi di pericolo. esistenti nell’area in esame, consente la. predisposizione di strumenti urbanistici. idonei ad assicurare la salvaguardia. della salute pubblica e dell’incolumità. delle persone e dei beni presenti.. Quest’impostazione, che vale per il. rischio idrogeologico, sismico, vulcanico,. industriale ecc., non trova adeguato. riscontro nei confronti di un altro rischio. naturale poco conosciuto e pertanto. comunemente dimenticato, che è causato. dalle emanazioni radioattive del gas. Radon e dai suoi prodotti di decadimento.. Statistiche di tipo epidemiologico indicano. il forte impatto che il Radon ha sulla salute. pubblica, stimandolo come seconda causa. di tumore al polmone dopo il fumo e. responsabile in Italia di circa 3000 decessi. \\\\\\\/ anno (WHO 2009).. Sinora, il problema dell’inquinamento. indoor da Radon nel nostro Paese è stato. appannaggio prevalentemente di due. figure professionali: il medico per l’aspetto. sanitario ed il fisico per le misure. Questo. stato di cose, particolarmente chiuso. e circoscritto, escludendo di tenere in. considerazione anche gli aspetti connessi. alle cause geologiche del fenomeno, sta. indirizzando le necessarie azioni di difesa. a soluzioni che risentono fortemente di un. approccio al problema limitato e parziale.. Poiché la distribuzione e la migrazione. del Radon sono controllate dall’assetto. geologico del territorio (natura dei terreni,. tettonica, ecc.), ne risulta che le prime. indicazioni sulla potenziale localizzazione. di zone a forte concentrazione di questo gas si possano ottenere proprio secondo. valutazioni di tipo geologico. Informazioni. più approfondite invece si ricavano. dall’esecuzione di specifici rilievi della. concentrazione di Radon nei gas del suolo. (rilievi di Soil Radon).. Pertanto, ponendo il problema. all’attenzione degli urbanisti, dei. progettisti e dei costruttori, nei territori. che sono stati preliminarmente. individuati potenzialmente a rischio,. quest’indagine dovrebbe essere compresa. tra quelle di natura geologica, necessarie. per la redazione dei piani urbanistici. particolareggiati e per la progettazione delle. costruzioni pubbliche e private. Sarebbe. pertanto auspicabile che le Associazioni. di Categoria, gli Ordini Professionali e. le Pubbliche Amministrazioni facessero. proprio e diffondessero l’ampio patrimonio. di conoscenze oggi disponibile, al fine. di tradurre consapevolmente in azioni. concrete le strategie di difesa dal rischio. naturale Radon nelle abitazioni e nei posti. di lavoro.\\"""

Castelluccio, M., Giannella, G., Lucchetti, C., Moroni, M., Tuccimei, P. (2011). Il rischio radon in edilizia. Proposta di codifica di un protocollo per la classificazione del rischio. PG PROFESSIONE GEOLOGO, 27(aprile 2011), 8-13.

Il rischio radon in edilizia. Proposta di codifica di un protocollo per la classificazione del rischio.

LUCCHETTI, Carlo;TUCCIMEI, Paola
2011-01-01

Abstract

""\\"La Pianificazione Territoriale, attraverso. la conoscenza degli elementi di pericolo. esistenti nell’area in esame, consente la. predisposizione di strumenti urbanistici. idonei ad assicurare la salvaguardia. della salute pubblica e dell’incolumità. delle persone e dei beni presenti.. Quest’impostazione, che vale per il. rischio idrogeologico, sismico, vulcanico,. industriale ecc., non trova adeguato. riscontro nei confronti di un altro rischio. naturale poco conosciuto e pertanto. comunemente dimenticato, che è causato. dalle emanazioni radioattive del gas. Radon e dai suoi prodotti di decadimento.. Statistiche di tipo epidemiologico indicano. il forte impatto che il Radon ha sulla salute. pubblica, stimandolo come seconda causa. di tumore al polmone dopo il fumo e. responsabile in Italia di circa 3000 decessi. \\\\\\\/ anno (WHO 2009).. Sinora, il problema dell’inquinamento. indoor da Radon nel nostro Paese è stato. appannaggio prevalentemente di due. figure professionali: il medico per l’aspetto. sanitario ed il fisico per le misure. Questo. stato di cose, particolarmente chiuso. e circoscritto, escludendo di tenere in. considerazione anche gli aspetti connessi. alle cause geologiche del fenomeno, sta. indirizzando le necessarie azioni di difesa. a soluzioni che risentono fortemente di un. approccio al problema limitato e parziale.. Poiché la distribuzione e la migrazione. del Radon sono controllate dall’assetto. geologico del territorio (natura dei terreni,. tettonica, ecc.), ne risulta che le prime. indicazioni sulla potenziale localizzazione. di zone a forte concentrazione di questo gas si possano ottenere proprio secondo. valutazioni di tipo geologico. Informazioni. più approfondite invece si ricavano. dall’esecuzione di specifici rilievi della. concentrazione di Radon nei gas del suolo. (rilievi di Soil Radon).. Pertanto, ponendo il problema. all’attenzione degli urbanisti, dei. progettisti e dei costruttori, nei territori. che sono stati preliminarmente. individuati potenzialmente a rischio,. quest’indagine dovrebbe essere compresa. tra quelle di natura geologica, necessarie. per la redazione dei piani urbanistici. particolareggiati e per la progettazione delle. costruzioni pubbliche e private. Sarebbe. pertanto auspicabile che le Associazioni. di Categoria, gli Ordini Professionali e. le Pubbliche Amministrazioni facessero. proprio e diffondessero l’ampio patrimonio. di conoscenze oggi disponibile, al fine. di tradurre consapevolmente in azioni. concrete le strategie di difesa dal rischio. naturale Radon nelle abitazioni e nei posti. di lavoro.\\"""
2011
Castelluccio, M., Giannella, G., Lucchetti, C., Moroni, M., Tuccimei, P. (2011). Il rischio radon in edilizia. Proposta di codifica di un protocollo per la classificazione del rischio. PG PROFESSIONE GEOLOGO, 27(aprile 2011), 8-13.
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