La versione canterina della storia di santa Margherita d’Antiochia, leggenda agiografica in ottave, conobbe un’ampia circolazione nel Medioevo italiano : la tradizione manoscritta, quattrocentesca, mostra una particolare diffusione in area mediana. Successivamente grazie alla stampa l’opera si diffonde nell’Italia settentrionale. Questo saggio, propedeutico all’edizione e allo studio filologico-linguistico del testo, presenta alcuni primi risultati sull’origine del poema agiografico e sulla sua tradizione. La natura della trasmissione del testo canterino impone l’adozione di un metodo d’analisi flessibile. E’ necessario interpretare sia i numerosi errori singolari, collocandoli in un quadro coerente, sia le numerose varianti formali che intervengono nell’atto della copia. L’esame degli errori, delle aggiunte e delle lacune, che consente di individuare alcuni raggruppamenti nella tradizione, è integrato dall’analisi delle varianti lessicali, formulari e sintattiche. Lo studio di tali varianti consente di meglio definire la fisionomia di ciascun testimone, ma anche di evidenziare le informazioni che le cosiddette “varianti formali” possono fornire sulla storia e sull’attualizzazione del testo.
DE ROBERTO, E. (2014). La Margherita mediana in ottave. Per l'edizione e lo studio linguistico di un cantare agiografico. LA LINGUA ITALIANA, 10, 65-93.
La Margherita mediana in ottave. Per l'edizione e lo studio linguistico di un cantare agiografico
DE ROBERTO, ELISA
2014-01-01
Abstract
La versione canterina della storia di santa Margherita d’Antiochia, leggenda agiografica in ottave, conobbe un’ampia circolazione nel Medioevo italiano : la tradizione manoscritta, quattrocentesca, mostra una particolare diffusione in area mediana. Successivamente grazie alla stampa l’opera si diffonde nell’Italia settentrionale. Questo saggio, propedeutico all’edizione e allo studio filologico-linguistico del testo, presenta alcuni primi risultati sull’origine del poema agiografico e sulla sua tradizione. La natura della trasmissione del testo canterino impone l’adozione di un metodo d’analisi flessibile. E’ necessario interpretare sia i numerosi errori singolari, collocandoli in un quadro coerente, sia le numerose varianti formali che intervengono nell’atto della copia. L’esame degli errori, delle aggiunte e delle lacune, che consente di individuare alcuni raggruppamenti nella tradizione, è integrato dall’analisi delle varianti lessicali, formulari e sintattiche. Lo studio di tali varianti consente di meglio definire la fisionomia di ciascun testimone, ma anche di evidenziare le informazioni che le cosiddette “varianti formali” possono fornire sulla storia e sull’attualizzazione del testo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.