Con il lavoro su Alcune riflessioni sul requisito dell’opinio juris nella stagione dei codici unitari italiani, in Rivista di storia del diritto italiano, anno LXXX, 2007, vol. LXXX, p. 379 – 430; ISSN 0390-6744, si è analizzata la costruzione teorica della consuetudine nella cultura giuridica italiana dell’Ottocento, partendo, peraltro, dal pensiero di alcuni interpreti della crisi del sistema di diritto comune, nell’ottica in cui tali esponenti della scienza giuridica hanno avvertito l’esigenza di porre chiarezza nel complesso sistema delle fonti del diritto di Antico Regime. Punto centrale del presente studio è la problematica influenza nella dottrina italiana che si è occupata della qualificazione giuridica dell’elemento soggettivo della norma consuetudinaria tanto degli approdi della Scuola storica del diritto quanto degli approdi della Pandettistica tedesca. Il passaggio dall’elemento del “Volksgeist” delineato da Savigny all’elemento della “opinio juris seu necessitatis” teorizzato da Puchta ha costituito il momento di riflessione iniziale e la base su cui leggere e misurare gli orientamenti della dottrina italiana. Si è potuto dunque riscontrare come nell’Italia del XIX secolo, tanto degli ultimi anni dell’esperienza preunitaria quanto della stagione dell’unificazione legislativa, vi sia stata una significativa resistenza alla concettualizzazione dogmatica dell’ “opinio” e una maggiore aderenza all’elemento della “voluntas populi” di derivazione romanistica.
Ferri, G. (2007). Alcune riflessioni sul requisito della opinio juris nella stagione dei codici unitari italiani. RIVISTA DI STORIA DEL DIRITTO ITALIANO, LXXX, 379-430.
Alcune riflessioni sul requisito della opinio juris nella stagione dei codici unitari italiani
FERRI, GIORDANO
2007-01-01
Abstract
Con il lavoro su Alcune riflessioni sul requisito dell’opinio juris nella stagione dei codici unitari italiani, in Rivista di storia del diritto italiano, anno LXXX, 2007, vol. LXXX, p. 379 – 430; ISSN 0390-6744, si è analizzata la costruzione teorica della consuetudine nella cultura giuridica italiana dell’Ottocento, partendo, peraltro, dal pensiero di alcuni interpreti della crisi del sistema di diritto comune, nell’ottica in cui tali esponenti della scienza giuridica hanno avvertito l’esigenza di porre chiarezza nel complesso sistema delle fonti del diritto di Antico Regime. Punto centrale del presente studio è la problematica influenza nella dottrina italiana che si è occupata della qualificazione giuridica dell’elemento soggettivo della norma consuetudinaria tanto degli approdi della Scuola storica del diritto quanto degli approdi della Pandettistica tedesca. Il passaggio dall’elemento del “Volksgeist” delineato da Savigny all’elemento della “opinio juris seu necessitatis” teorizzato da Puchta ha costituito il momento di riflessione iniziale e la base su cui leggere e misurare gli orientamenti della dottrina italiana. Si è potuto dunque riscontrare come nell’Italia del XIX secolo, tanto degli ultimi anni dell’esperienza preunitaria quanto della stagione dell’unificazione legislativa, vi sia stata una significativa resistenza alla concettualizzazione dogmatica dell’ “opinio” e una maggiore aderenza all’elemento della “voluntas populi” di derivazione romanistica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.