Il lavoro Sulla qualificazione giuridica del concepito nei Codici degli Stati italiani successori e nella stagione della codificazione unitaria, in Rivista di diritto civile, Anno LV (n.2), Padova 2009, p. 227 – 248; ISSN 0035-6093 costituisce la seconda parte di uno studio sulla qualificazione giuridica e i diritti del nascituro nella stagione dei codici tra Ottocento e Novecento. La parte prima di tale indagine, dal titolo Sulla capacità giuridica dell’« enfant conçu » nel Code Napoléon — avente quale sfondo la codificazione francese del 1804 — è pubblicata in Rivista di diritto romano attuale, n. 17, 2007. Il contributo non si ferma al presupposto concettuale che le disposizioni normative dei codici italiani sulla capacità giuridica del concepito siano il frutto di una mera e diretta filiazione dell’iniziativa legislativa napoleonica, ma lascia aperta l’ipotesi, e su questa muove la ricerca, che esse si accompagnino anche ad una riflessione autonoma da ascriversi, almeno in prima analisi, alla dottrina e alla giurisprudenza dell’ultima fase del diritto comune, data anche la circostanza che, proprio in materia successoria, il legislatore italiano ha significativamente preso le distanze dalla normativa francese del 1804. Infatti si dimostra come l’attenzione in Italia per lo studio della capacità giuridica del nascituro concepito alla luce della più specifica disciplina della capacità a succedere non è stata tuttavia filtrata esclusivamente attraverso l’elaborazione dottrinale francese dell’art. 725 del Code Napoléon, né ha caratterizzato solo il periodo della codificazione ottocentesca, ma si era affacciata già in precedenza. Alcune significative tracce, infatti, si rinvengono nella giurisprudenza dell’ultima fase del diritto comune che talvolta riprese la costruzione teorica dei trattatisti del Cinquecento, i quali, a loro volta, richiamavano in proposito l’interpretazione delle fonti giustinianee della Scuola del commento.

Ferri, G. (2009). Sulla qualificazione giuridica del concepito nei Codici degli Stati italiani preunitari e nella stagione della codificazione unitaria. RIVISTA DI DIRITTO CIVILE, LV, 227-248.

Sulla qualificazione giuridica del concepito nei Codici degli Stati italiani preunitari e nella stagione della codificazione unitaria

FERRI, GIORDANO
2009-01-01

Abstract

Il lavoro Sulla qualificazione giuridica del concepito nei Codici degli Stati italiani successori e nella stagione della codificazione unitaria, in Rivista di diritto civile, Anno LV (n.2), Padova 2009, p. 227 – 248; ISSN 0035-6093 costituisce la seconda parte di uno studio sulla qualificazione giuridica e i diritti del nascituro nella stagione dei codici tra Ottocento e Novecento. La parte prima di tale indagine, dal titolo Sulla capacità giuridica dell’« enfant conçu » nel Code Napoléon — avente quale sfondo la codificazione francese del 1804 — è pubblicata in Rivista di diritto romano attuale, n. 17, 2007. Il contributo non si ferma al presupposto concettuale che le disposizioni normative dei codici italiani sulla capacità giuridica del concepito siano il frutto di una mera e diretta filiazione dell’iniziativa legislativa napoleonica, ma lascia aperta l’ipotesi, e su questa muove la ricerca, che esse si accompagnino anche ad una riflessione autonoma da ascriversi, almeno in prima analisi, alla dottrina e alla giurisprudenza dell’ultima fase del diritto comune, data anche la circostanza che, proprio in materia successoria, il legislatore italiano ha significativamente preso le distanze dalla normativa francese del 1804. Infatti si dimostra come l’attenzione in Italia per lo studio della capacità giuridica del nascituro concepito alla luce della più specifica disciplina della capacità a succedere non è stata tuttavia filtrata esclusivamente attraverso l’elaborazione dottrinale francese dell’art. 725 del Code Napoléon, né ha caratterizzato solo il periodo della codificazione ottocentesca, ma si era affacciata già in precedenza. Alcune significative tracce, infatti, si rinvengono nella giurisprudenza dell’ultima fase del diritto comune che talvolta riprese la costruzione teorica dei trattatisti del Cinquecento, i quali, a loro volta, richiamavano in proposito l’interpretazione delle fonti giustinianee della Scuola del commento.
2009
Ferri, G. (2009). Sulla qualificazione giuridica del concepito nei Codici degli Stati italiani preunitari e nella stagione della codificazione unitaria. RIVISTA DI DIRITTO CIVILE, LV, 227-248.
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