Villa Lontana permette di ripercorrere la storia del territorio limitrofo a ponte Milvio attraverso i secoli: nell'area è stata messa in luce, dalla Soprintendenza Speciale per i Beni archeologici di Roma, una necropoli composta da 160 tombe dotate di corredi funerari. La tenuta è menzionata sin dal Medioevo per la vicinanza a ponte Milvio e al tracciato della via Francigena. In seguito fu di proprietà prima degli Orsini e poi, dalla seconda metà del Seicento, della Reverenda Camera apostolica che la concesse in enfiteusi; la tenuta da vigna si è trasformata in giardino esotico e l'edificio principale, che da casale rurale ha assunto l'aspetto di casino di delizie, ha seguito le sorti di illustri personaggi, Poniatowski, Canova e Thorvaldsen, che vi hanno lasciato l'impronta del loro passaggio. In anni recenti un intervento conservativo ha dato nuovo prestigio alla dimora; arricchita da numerose opere in marmo e da pregevoli sculture, sistemate in ambienti valorizzati da pavimenti di marmi romani che riprendono celebri precedenti di età imperiale della Roma tra I e IV secolo d.C., la Villa è tornata all'antico splendore.
Campitelli, A., Ceccarelli, S., Godart, L., Gregori, G.L., Ortolani, G., Rossi, D., et al. (2013). I restauri della villa e i pavimenti dall'Antico. In Simonetta Ceccarelli (a cura di), Una dimora nobilitata da Poniatowski, Canova e Thorvaldsen: Villa Lontana (pp. 139-152). Torino, New York : Umberto. Allemandi & C..
I restauri della villa e i pavimenti dall'Antico
ORTOLANI, GIORGIO;
2013-01-01
Abstract
Villa Lontana permette di ripercorrere la storia del territorio limitrofo a ponte Milvio attraverso i secoli: nell'area è stata messa in luce, dalla Soprintendenza Speciale per i Beni archeologici di Roma, una necropoli composta da 160 tombe dotate di corredi funerari. La tenuta è menzionata sin dal Medioevo per la vicinanza a ponte Milvio e al tracciato della via Francigena. In seguito fu di proprietà prima degli Orsini e poi, dalla seconda metà del Seicento, della Reverenda Camera apostolica che la concesse in enfiteusi; la tenuta da vigna si è trasformata in giardino esotico e l'edificio principale, che da casale rurale ha assunto l'aspetto di casino di delizie, ha seguito le sorti di illustri personaggi, Poniatowski, Canova e Thorvaldsen, che vi hanno lasciato l'impronta del loro passaggio. In anni recenti un intervento conservativo ha dato nuovo prestigio alla dimora; arricchita da numerose opere in marmo e da pregevoli sculture, sistemate in ambienti valorizzati da pavimenti di marmi romani che riprendono celebri precedenti di età imperiale della Roma tra I e IV secolo d.C., la Villa è tornata all'antico splendore.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.