Il libro tratta di un fenomeno complesso considerato una città “orizzontale” non moderna, declinata in otto parti che sono: la città plurale, la città archeologica, la città degli oggetti, la città comunicazionale, la città dei riflessi, la città tatuata, la città elettronica e la città aracnea. La città orizzontale è definita in contrapposizione a quella verticale antinaturalistica del moderno: silos, ciminiere e grattacieli, linee tendenti alla piramide che vuole sancire, secondo l’autore, gerarchie e sottomissioni contrapposte agli scambi e alle contaminazioni della contemporaneità. La struttura in brevi racconti del libro è stata scelta sia per la possibilità di leggere i brani separatamente e non in sequenza sia per poter leggere il capitolo senza interruzioni, cosa che per esempio avveniva nel romanzo ottocentesco. Anche la struttura del libro vuole essere post-moderna.
Grutter G (2016). Sulla città plurale: riflessioni sul libro di Lucio Altarelli. TICONZERO NEWS, 62, 0-18.
Titolo: | Sulla città plurale: riflessioni sul libro di Lucio Altarelli | |
Autori: | ||
Data di pubblicazione: | 2016 | |
Rivista: | ||
Citazione: | Grutter G (2016). Sulla città plurale: riflessioni sul libro di Lucio Altarelli. TICONZERO NEWS, 62, 0-18. | |
Handle: | http://hdl.handle.net/11590/298010 | |
Appare nelle tipologie: | 1.1 Articolo in rivista |