La promozione e la protezione del diritto al cibo, fattispecie giuridica introdotta tra i diritti di seconda generazione nell’ambito della disciplina internazionale dei diritti umani in vigore nel sistema delle Nazioni Unite dalla metà degli anni ‘70, assume oggi un rilievo centrale non soltanto se viene letta nella dimensione astratta ed in relazione alla necessità di riaffermare la titolarità collettiva del diritto di accesso al prodotto alimentare, in una accezione ampia e complessa. Indubbiamente un peso maggiore assume la componente dinamica e concreta di tale fattispecie allorché divenga tema centrale in numerosi processi di natura cooperativa, in contesti programmatici e progettuali prevalentemente multibilaterali, che vedono la partecipazione attiva di donatori pubblici e privati, imprese ed organizzazioni non governative, a supporto di interventi tradizionali Nord-Sud o anche di nuovi ed interessanti percorsi propri della cooperazione Nord-Nord e Sud-Sud.Tutti gli impegni ora richiamati rientrano in modo diretto ed indiretto nel mandato del Relatore Speciale delle Nazioni Unite sul diritto al cibo, analizzato nel presente contributo.
Cristiana Carletti (2015). Diritto al cibo, tra accessibilità e giustiziabilita’. Il contributo del Relatore Speciale delle Nazioni Unite al dibattito sul tema. ORDINE INTERNAZIONALE E DIRITTI UMANI(2), 380-388.
Titolo: | Diritto al cibo, tra accessibilità e giustiziabilita’. Il contributo del Relatore Speciale delle Nazioni Unite al dibattito sul tema |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 2015 |
Rivista: | |
Citazione: | Cristiana Carletti (2015). Diritto al cibo, tra accessibilità e giustiziabilita’. Il contributo del Relatore Speciale delle Nazioni Unite al dibattito sul tema. ORDINE INTERNAZIONALE E DIRITTI UMANI(2), 380-388. |
Handle: | http://hdl.handle.net/11590/298207 |
Appare nelle tipologie: | 1.1 Articolo in rivista |