This study examines the path of the ancient via Latina from the third to the fifth mile in Rome, reconstructing its itinerary and identifying the archeological human constructions connected to it. This work has been necessary in order to read and to interpret correctly the path as an infrastructural sign, since all the literary sources known so far turned out to be fragmented or out of date. In fact the only existing reconstruction, namely that of Quilici of 1978, does not contain subsequent archaeological discoveries of S.A.R., so this work led to the definition of a new and updated map of the archaeological sites and the street transit in the reporting section. The operation of reconstruction has been conducted by integrating the documental sources, the historical cartography, the archival data and the archeological researches. This reassignment is of a material significance, since it concerns the genesis of a pre-Roman path which is essential to understand the historical dynamics of the urbe, and of a cultural sense, since the rediscovery of ancient things doesn’t happen to make them immutable, but instead to recover their meaning. The choice of this particular section is explained by the fact that it stands out as the one that, during the centuries, has undergone the most changes and is now the least recognizable, threatened by the incessant urbanization phenomena that took place in Rome in the last decades. This study originates from a first degree of research, therefore the restoration of a historical meaning has to be considered as a premise for further investigations in the future.

Il presente articolo analizza il tracciato dell’antica via Latina tra il III e il IV miglio a Roma, ricostruendone il percorso e rintracciando le strutture antropiche archeologiche ad essa connesse. Tale lavoro è stato necessario al fine della corretta lettura e dell’adeguata interpretazione del tracciato come segno infrastrutturale, poiché l’insieme delle fonti finora note in letteratura è risultato essere frammentario o non aggiornato. Infatti l’unica ricostruzione esistente, cioè quella del Quilici del 1978, non contiene le successive scoperte archeologiche della S.A.R., quindi tale lavoro ha portato alla definizione di una nuova ed aggiornata carta delle presenze archeologiche e del transito della via nel tratto in esame. L’operazione di ricostruzione è stata condotta attraverso un lavoro di integrazione delle fonti documentali, della cartografia storica, dei dati archivistici e delle indagini archeologiche. Si tratta di un processo di riassegnazione di una valenza materiale, poiché riguarda la genesi di un tracciato pre-romano fondamentale nelle dinamiche storiche dell’urbe, e di una valenza culturale, poiché la riscoperta delle cose antiche sussiste non per renderle immutabili, bensì per ritrovarne il significato. La scelta del tratto oggetto di esame deriva dal fatto che esso emerge come quello che ha maggiormente subìto una perdita di riconoscibilità e di identità nel corso dei secoli, minacciato dagli incessanti fenomeni di urbanizzazione verificatisi a Roma. Tale articolo nasce da un primo livello di ricerca, quindi la restituzione del significato storico si pone come premessa per ulteriori indagini future.

Cianci, M.G., Colaceci, S. (2016). La via Latina: riscoperta dell’antico tracciato viario e delle sue strutture antropiche tra il III e IV miglio. ARCHEOLOGIA DELL'ARCHITETTURA, 152-163.

La via Latina: riscoperta dell’antico tracciato viario e delle sue strutture antropiche tra il III e IV miglio

Cianci, Maria Grazia;Colaceci, Sara
2016-01-01

Abstract

This study examines the path of the ancient via Latina from the third to the fifth mile in Rome, reconstructing its itinerary and identifying the archeological human constructions connected to it. This work has been necessary in order to read and to interpret correctly the path as an infrastructural sign, since all the literary sources known so far turned out to be fragmented or out of date. In fact the only existing reconstruction, namely that of Quilici of 1978, does not contain subsequent archaeological discoveries of S.A.R., so this work led to the definition of a new and updated map of the archaeological sites and the street transit in the reporting section. The operation of reconstruction has been conducted by integrating the documental sources, the historical cartography, the archival data and the archeological researches. This reassignment is of a material significance, since it concerns the genesis of a pre-Roman path which is essential to understand the historical dynamics of the urbe, and of a cultural sense, since the rediscovery of ancient things doesn’t happen to make them immutable, but instead to recover their meaning. The choice of this particular section is explained by the fact that it stands out as the one that, during the centuries, has undergone the most changes and is now the least recognizable, threatened by the incessant urbanization phenomena that took place in Rome in the last decades. This study originates from a first degree of research, therefore the restoration of a historical meaning has to be considered as a premise for further investigations in the future.
2016
Il presente articolo analizza il tracciato dell’antica via Latina tra il III e il IV miglio a Roma, ricostruendone il percorso e rintracciando le strutture antropiche archeologiche ad essa connesse. Tale lavoro è stato necessario al fine della corretta lettura e dell’adeguata interpretazione del tracciato come segno infrastrutturale, poiché l’insieme delle fonti finora note in letteratura è risultato essere frammentario o non aggiornato. Infatti l’unica ricostruzione esistente, cioè quella del Quilici del 1978, non contiene le successive scoperte archeologiche della S.A.R., quindi tale lavoro ha portato alla definizione di una nuova ed aggiornata carta delle presenze archeologiche e del transito della via nel tratto in esame. L’operazione di ricostruzione è stata condotta attraverso un lavoro di integrazione delle fonti documentali, della cartografia storica, dei dati archivistici e delle indagini archeologiche. Si tratta di un processo di riassegnazione di una valenza materiale, poiché riguarda la genesi di un tracciato pre-romano fondamentale nelle dinamiche storiche dell’urbe, e di una valenza culturale, poiché la riscoperta delle cose antiche sussiste non per renderle immutabili, bensì per ritrovarne il significato. La scelta del tratto oggetto di esame deriva dal fatto che esso emerge come quello che ha maggiormente subìto una perdita di riconoscibilità e di identità nel corso dei secoli, minacciato dagli incessanti fenomeni di urbanizzazione verificatisi a Roma. Tale articolo nasce da un primo livello di ricerca, quindi la restituzione del significato storico si pone come premessa per ulteriori indagini future.
Cianci, M.G., Colaceci, S. (2016). La via Latina: riscoperta dell’antico tracciato viario e delle sue strutture antropiche tra il III e IV miglio. ARCHEOLOGIA DELL'ARCHITETTURA, 152-163.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11590/307876
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