L’autrice esamina le specificità del teatro in carcere, guardato nella sua storia e nel suo contesto. È un teatro che si fonda sull’ascolto delle persone e dei luoghi in cui opera, capace di coniugare l’utilità per i soggetti coinvolti con l’aspetto artistico, estetico e di comunicazione. È un teatro che deve avere la capacità di porsi non solo come ponte verso la società esterna, ma anche come strumento per la riappropriazione della coscienza di chi lo fa: laboratorio di utopia, percorso di libertà, per costruire un’opportunità nel ritorno alla quotidianità sociale.
Venturini, V. (2017). Intorno al teatro in carcere. Il mondo visto dalla luna. BIBLIOTECA TEATRALE(n. 119-120), 151-182.
Intorno al teatro in carcere. Il mondo visto dalla luna
Venturini V.
2017-01-01
Abstract
L’autrice esamina le specificità del teatro in carcere, guardato nella sua storia e nel suo contesto. È un teatro che si fonda sull’ascolto delle persone e dei luoghi in cui opera, capace di coniugare l’utilità per i soggetti coinvolti con l’aspetto artistico, estetico e di comunicazione. È un teatro che deve avere la capacità di porsi non solo come ponte verso la società esterna, ma anche come strumento per la riappropriazione della coscienza di chi lo fa: laboratorio di utopia, percorso di libertà, per costruire un’opportunità nel ritorno alla quotidianità sociale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.