Poetiche del nonsense: l’esempio del Jabberwocky

This paper deepens the nonsense poetry theme with a specific reference to Jabberwocky’s poem in Lewis Carroll’s "Through the Looking Glass" (1871) and the creative use of portmanteau-words. It emerges that nonsense poetry is not just a reverie, but one of the many profiles with which children’s literature is still expressing today with significant results on the ludic and aesthetic level. This concerns the pedagogical investigation as it is an effective opportunity to redefine the experience from the unusual, from the possible and – utopically – from the impossible.

Il contributo approfondisce il tema della poesia nonsense con particolare riferimento al poema del "Jabberwocky", contenuto in "Attraverso lo specchio" di Lewis Carroll (1871), e all’uso creativo delle portmanteau-words. Dalla riflessione emerge che la poesia nonsense si configura non come fantasticheria fine a se stessa, ma come uno dei molteplici profili lungo i quali si esprime a tutt’oggi la letteratura per l’infanzia con esiti significativi sul piano ludico ed estetico. Ciò interessa l’indagine pedagogica poiché rappresenta un’efficace occasione di ridefinire l’esperienza a partire dall’insolito, dal possibile e anche – utopicamente – dall’impossibile.