Dopo trecento anni dalla sua pubblicazione Robinson Crusoe continua a offrire una potente riflessione sul rapporto tra cultura e natura. Il romanzo ridisegna i confini tra umanità e animalità e insinua l’idea, molto moderna, che l’identità umana non è un dato naturale, bensì l’esito di un lungo processo di costruzione. Quest’idea viene ripresa ed esplorata in alcune riscritture contemporanee del mito di Robinson. Con esempi tratti dal Robinson Crusoe di Defoe e da due riscritture contemporanee del romanzo – Vendredi ou les limbes du Pacifique di Michel Tournier e Foe di J. M. Coetzee –, affronterò alcuni aspetti del dibattito sul binomio natura-cultura e proverò a dimostrare come alcune ipotesi avanzate da Defoe e dagli artisti da lui ispirati siano in sintonia con le teorizzazioni più recenti dell’antropologia.
Corso, S. (2017). Robinson’s Anthropo-Poiesis. LE SIMPLEGADI, 17, 140-150.
Robinson’s Anthropo-Poiesis
Simona Corso
2017-01-01
Abstract
Dopo trecento anni dalla sua pubblicazione Robinson Crusoe continua a offrire una potente riflessione sul rapporto tra cultura e natura. Il romanzo ridisegna i confini tra umanità e animalità e insinua l’idea, molto moderna, che l’identità umana non è un dato naturale, bensì l’esito di un lungo processo di costruzione. Quest’idea viene ripresa ed esplorata in alcune riscritture contemporanee del mito di Robinson. Con esempi tratti dal Robinson Crusoe di Defoe e da due riscritture contemporanee del romanzo – Vendredi ou les limbes du Pacifique di Michel Tournier e Foe di J. M. Coetzee –, affronterò alcuni aspetti del dibattito sul binomio natura-cultura e proverò a dimostrare come alcune ipotesi avanzate da Defoe e dagli artisti da lui ispirati siano in sintonia con le teorizzazioni più recenti dell’antropologia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.