Abstract del saggio: Contributo al Dossier "Teatri nel fascismo. Sette storie utili". Attraverso la corrispondenza di Cesarina Gualino, musa e mecenate, pittrice e danzatrice, possiamo toccare con mano l’intreccio, noto, ma mai valutato fino in fondo, tra nuova danza, aspirazioni emancipazioniste o a nuovi modelli femminili, e nuove forme di spiritualità. È un intreccio determinante in Europa, mentre in Italia nuova danza ha significato molto spesso solo nuove forme. In più, in Italia, la danza viene assimilata ai problemi sulla ginnastica, all’educazione femminile e alle declinazioni proprie del fascismo sul tema, molto diffuso, del recupero dell’antichità. Le lettere a Cesarina, conservate nell’Archivio Gualino di Roma, ruotano attorno alla sua formazione. È una avventura artistica apparentemente disgiunta dalla politica, ma va invece considerata sullo sfondo dell’avvento e del consolidamento del regime fascista. È inoltre un’avventura impregnata del dialogo tra diversi linguaggi artistici, e che lascia intravedere quel mondo trasversale che è la Teosofia, radunato in quel periodo attorno alla figura di un nuovo Messia. Tra i carteggi dell’Archivio, gli anni scelti sono quelli dal 1922 al 1929.
Marenzi, S. (2017). Danza e Teosofia sullo sfondo del fascismo. La formazione di Cesarina Gualino nelle lettere dal 1922 al 1929. TEATRO E STORIA, 38, 307-356.
Danza e Teosofia sullo sfondo del fascismo. La formazione di Cesarina Gualino nelle lettere dal 1922 al 1929
samantha marenzi
2017-01-01
Abstract
Abstract del saggio: Contributo al Dossier "Teatri nel fascismo. Sette storie utili". Attraverso la corrispondenza di Cesarina Gualino, musa e mecenate, pittrice e danzatrice, possiamo toccare con mano l’intreccio, noto, ma mai valutato fino in fondo, tra nuova danza, aspirazioni emancipazioniste o a nuovi modelli femminili, e nuove forme di spiritualità. È un intreccio determinante in Europa, mentre in Italia nuova danza ha significato molto spesso solo nuove forme. In più, in Italia, la danza viene assimilata ai problemi sulla ginnastica, all’educazione femminile e alle declinazioni proprie del fascismo sul tema, molto diffuso, del recupero dell’antichità. Le lettere a Cesarina, conservate nell’Archivio Gualino di Roma, ruotano attorno alla sua formazione. È una avventura artistica apparentemente disgiunta dalla politica, ma va invece considerata sullo sfondo dell’avvento e del consolidamento del regime fascista. È inoltre un’avventura impregnata del dialogo tra diversi linguaggi artistici, e che lascia intravedere quel mondo trasversale che è la Teosofia, radunato in quel periodo attorno alla figura di un nuovo Messia. Tra i carteggi dell’Archivio, gli anni scelti sono quelli dal 1922 al 1929.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.