The Collecting and the Usefulness of Studies on the History of Cartography. The Recent Fortune of the Manuscript Planisphere of Urbano Monte The case of the manuscript planisphere of Urbano Monte, recently acquired and digitized by the David Rumsey Map Center at Stanford University, shows that studies in the history of cartography may have an impact on, and be of interest for, the antiquarian market. Collaboration between collectors and scholars can bring benefits for both, despite the diversity of approaches between the parties. For a concrete advancement of knowledge - which also translates into serious evaluations of uniqueness and value for art objects and antique maps - the academic world needs access to the research results and information, circulation of studies in the scientific community and recognition of the international bibliography.
Tra la fine del Cinquecento e l’inizio del Seicento, il nobile milanese Urbano Monte realizzò un’opera geocartografica che nel tempo ha assunto un certo rilievo nella storia della cartografia italiana e mondiale per le grandi dimensioni della rappresentazione del mondo che contiene. Il Trattato universale descrittione e sito de tutta la Terra sin qui conosciuta è noto in tre copie, due conservate in Italia, presso la Biblioteca del Seminario arcivescovile di Milano in Venegono Inferiore e la Biblioteca Ambrosiana, la terza è rimasta a lungo misteriosa per gli studiosi perché entrata nel mercato antiquario e passata di mano in mano più volte dall’inizio degli anni Ottanta del Novecento (venduta da Sotheby’s nel 1891 e da Bonham’s nel 2012), con quotazioni importanti e relativa pubblicità nel settore. Recentemente l’opera è stata acquisita dalla Barry Lawrence Ruderman Antique Maps Inc. che, in collaborazione con David Rumsey, la sta facendo digitalizzare. Richiesta di un giudizio specializzato, ho finalmente avuto l’opportunità di visionare le scansioni delle carte. Studiare l’opera di Monte senza poter avere a disposizione anche questa ultima copia aveva permesso di inquadrarne il lavoro e di rispondere a molte domande, ma alcuni passaggi erano rimasti oscuri e, alla luce dei documenti disponibili, qualcuna delle conclusioni a suo tempo espresse devono essere ripensate. Il caso sottoposto dimostra che gli studi di storia della cartografia, oltre che per l’avanzamento delle conoscenze, hanno un interesse anche per il mercato antiquario e che la collaborazione fra collezionisti e studiosi può portare vantaggi per entrambi.
D'Ascenzo, A. (2018). Il collezionismo e l’utilità degli studi di storia della cartografia. La recente fortuna del planisfero manoscritto di Urbano Monte. GEOTEMA(58), 128-133.
Il collezionismo e l’utilità degli studi di storia della cartografia. La recente fortuna del planisfero manoscritto di Urbano Monte
Annalisa D'Ascenzo
Investigation
2018-01-01
Abstract
The Collecting and the Usefulness of Studies on the History of Cartography. The Recent Fortune of the Manuscript Planisphere of Urbano Monte The case of the manuscript planisphere of Urbano Monte, recently acquired and digitized by the David Rumsey Map Center at Stanford University, shows that studies in the history of cartography may have an impact on, and be of interest for, the antiquarian market. Collaboration between collectors and scholars can bring benefits for both, despite the diversity of approaches between the parties. For a concrete advancement of knowledge - which also translates into serious evaluations of uniqueness and value for art objects and antique maps - the academic world needs access to the research results and information, circulation of studies in the scientific community and recognition of the international bibliography.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.