Il funzionamento del patrimonio edilizio urbano è responsabile di più del 37% del consumo complessivo di energia e del 36% delle emissioni climalteranti, e la forma urbana è causa dell’88% del consumo di energia per trasporti. Al fine di contrastare un ulteriore aumento di emissioni e favorire la riduzione dei consumi energetici, l’Unione europea ha recentemente emanato una serie di Direttive finalizzate a promuovere lo sviluppo di interventi di riqualificazione energetica e la diffusione a larga scala di edifici a energia quasi zero. Nella prospettiva degli obiettivi fissati da Europa 2020 e in quelli ancor più ambiziosi di Europa 2030 il tema della efficienza energetica delle fonti non Ets ed in particolare dell’efficienze energetica territoriale è assolutamente centrale, dato che sommando le voci attinenti ai criteri di utilizzo del territorio (riscaldamento e raffrescamento degli edifici, consumi energetici per la mobilità di persone e merci, pompaggi) nei paesi europei ad elevato tasso di sviluppo si superano i due terzi dei consumi energetici totali. Il contributo evidenzia il ruolo che in alcuni casi di studio eccellenti il programma energetico comunale (Pec) svolge a sostegno di un incremento della fattibilità e del coordinamento fra le diverse dimensioni della trasformazione urbana dei sistemi insediativi consolidati e di frangia. Si tratta di un settore di grande interesse e che assumerà un ruolo sempre più strategico nel futuro, per il sostegno della fattibilità economica degli investimenti in campo edilizio e della rigenerazione urbana di parti di città.
Ombuen, S. (2017). La pianificazione energetica comunale come motore della rigenerazione urbana: il caso di Bologna. WORKING PAPERS.
La pianificazione energetica comunale come motore della rigenerazione urbana: il caso di Bologna
Ombuen
2017-01-01
Abstract
Il funzionamento del patrimonio edilizio urbano è responsabile di più del 37% del consumo complessivo di energia e del 36% delle emissioni climalteranti, e la forma urbana è causa dell’88% del consumo di energia per trasporti. Al fine di contrastare un ulteriore aumento di emissioni e favorire la riduzione dei consumi energetici, l’Unione europea ha recentemente emanato una serie di Direttive finalizzate a promuovere lo sviluppo di interventi di riqualificazione energetica e la diffusione a larga scala di edifici a energia quasi zero. Nella prospettiva degli obiettivi fissati da Europa 2020 e in quelli ancor più ambiziosi di Europa 2030 il tema della efficienza energetica delle fonti non Ets ed in particolare dell’efficienze energetica territoriale è assolutamente centrale, dato che sommando le voci attinenti ai criteri di utilizzo del territorio (riscaldamento e raffrescamento degli edifici, consumi energetici per la mobilità di persone e merci, pompaggi) nei paesi europei ad elevato tasso di sviluppo si superano i due terzi dei consumi energetici totali. Il contributo evidenzia il ruolo che in alcuni casi di studio eccellenti il programma energetico comunale (Pec) svolge a sostegno di un incremento della fattibilità e del coordinamento fra le diverse dimensioni della trasformazione urbana dei sistemi insediativi consolidati e di frangia. Si tratta di un settore di grande interesse e che assumerà un ruolo sempre più strategico nel futuro, per il sostegno della fattibilità economica degli investimenti in campo edilizio e della rigenerazione urbana di parti di città.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.