Tra i manoscritti che tramandano la traduzione latina quattrocentesca del corpus archimedeo, il Par. Nouv. acq. Lat. 1538 (di cui si fornisce un'accurata descrizione codicologica) è certamente l'autografo del traduttore, Iacopo da San Cassiano, su cui disponiamo ora di inediti notizie ricavate da ricerche di archivio. In precedenza, lo Heiberg aveva supposto che l'archetipo della tradizione manoscritta fosse il Marc. Lat. Z. 327 (pure qui descritto), ma ragioni codicologiche e filologiche dimostrano inequivocabilmente che anch'esso dipende dal manoscritto parigino.
D'Alessandro, P. (2012). Un nuovo autografo di Iacopo da San Cassiano. L’Archimede latino. In «Sit liber gratus, quem servulus est operatus». Studi in onore di Alessandro Pratesi per il suo 90° compleanno, a cura di P. CHERUBINI e GIOVANNA NICOLAJ («Littera antiqua» 19) (pp. 955-974). VAT : Scuola Vaticana di Paleografia, Diplomatica e Archivistica.
Un nuovo autografo di Iacopo da San Cassiano. L’Archimede latino
Paolo d'Alessandro
2012-01-01
Abstract
Tra i manoscritti che tramandano la traduzione latina quattrocentesca del corpus archimedeo, il Par. Nouv. acq. Lat. 1538 (di cui si fornisce un'accurata descrizione codicologica) è certamente l'autografo del traduttore, Iacopo da San Cassiano, su cui disponiamo ora di inediti notizie ricavate da ricerche di archivio. In precedenza, lo Heiberg aveva supposto che l'archetipo della tradizione manoscritta fosse il Marc. Lat. Z. 327 (pure qui descritto), ma ragioni codicologiche e filologiche dimostrano inequivocabilmente che anch'esso dipende dal manoscritto parigino.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.