La tradizione di questa versione latina del corpus archimedeo è assai poco nota: eppure fu questo l’Archimede su cui si formarono i protagonisti della rivoluzione scientifica, fino a Galileo e oltre. A partire dalla scoperta dell’autografo di Iacopo (il Nouv. Acq. Lat. 1538 della Bibliothèque Nationale de France), si dimostra il ruolo che hanno i diagrammi geometrici nello stabilire lo stemma dei codici e la loro circolazione. Si è scelto di dare particolare rilievo alla discussione delle figure geometriche nel codice Riccardiano 106, nell’Urb. Lat. 261 e nel Nouv. Acq. Lat. 1538 e dei loro rapporti stemmatici, dal momento che il Riccardiano fu esemplato da Piero della Francesca.
D'Alessandro, P., Napolitani, P.D. (2012). Archimede fra gli artisti e gli umanisti del Quattrocento. In Archimede: il primo genio universale (pp. 75-106). ITA : Gruppo Editoriale L'Espresso S.P.A..
Archimede fra gli artisti e gli umanisti del Quattrocento
d'Alessandro P.;
2012-01-01
Abstract
La tradizione di questa versione latina del corpus archimedeo è assai poco nota: eppure fu questo l’Archimede su cui si formarono i protagonisti della rivoluzione scientifica, fino a Galileo e oltre. A partire dalla scoperta dell’autografo di Iacopo (il Nouv. Acq. Lat. 1538 della Bibliothèque Nationale de France), si dimostra il ruolo che hanno i diagrammi geometrici nello stabilire lo stemma dei codici e la loro circolazione. Si è scelto di dare particolare rilievo alla discussione delle figure geometriche nel codice Riccardiano 106, nell’Urb. Lat. 261 e nel Nouv. Acq. Lat. 1538 e dei loro rapporti stemmatici, dal momento che il Riccardiano fu esemplato da Piero della Francesca.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.