Una pluralità di filoni di ricerca – dalla sociologia, alla psicologia sociale e all’antropologia – ritiene che l’inarrestabile diffusione delle tecnologie digitali “mobili” (smartphone e tablet in primo luogo) stia contribuendo in maniera significativa alla modificazione dei comportamenti sociali, alterando qualità e percezione delle relazioni interpersonali. Si tratta di un assunto difficilmente contestabile: ogni generazione tecnologica inscrive un segno indelebile nella composizione sociale, ridefinisce codici linguistici, luoghi e tempi della comunicazione, mette mano alle strutture portanti della sfera pubblica. Più discutibili sono certe stereotipie veicolate dai media, secondo le quali le persone, in sostanza, sarebbero oggi portate sempre più a privilegiare modalità comunicative virtuali, a discapito di quelle reali, e tenderebbero a isolarsi in micromondi impenetrabili, i cui confini coinciderebbero con le potenzialità connettive dei loro dispositivi.
Zona, U. (2015). Everywhere. Le app tra mente collettiva e omologazione dei comportamenti. IAT JOURNAL (PRINT), 50-62.
Everywhere. Le app tra mente collettiva e omologazione dei comportamenti
Zona Umberto
2015-01-01
Abstract
Una pluralità di filoni di ricerca – dalla sociologia, alla psicologia sociale e all’antropologia – ritiene che l’inarrestabile diffusione delle tecnologie digitali “mobili” (smartphone e tablet in primo luogo) stia contribuendo in maniera significativa alla modificazione dei comportamenti sociali, alterando qualità e percezione delle relazioni interpersonali. Si tratta di un assunto difficilmente contestabile: ogni generazione tecnologica inscrive un segno indelebile nella composizione sociale, ridefinisce codici linguistici, luoghi e tempi della comunicazione, mette mano alle strutture portanti della sfera pubblica. Più discutibili sono certe stereotipie veicolate dai media, secondo le quali le persone, in sostanza, sarebbero oggi portate sempre più a privilegiare modalità comunicative virtuali, a discapito di quelle reali, e tenderebbero a isolarsi in micromondi impenetrabili, i cui confini coinciderebbero con le potenzialità connettive dei loro dispositivi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.