Nell’opera poetica di Giorgio Caproni, a differenza della figura materna, celebrata nei bellissimi "Versi livornesi", l’immagine del padre sembra rimanere in secondo piano. In effetti, allo smagliante bagliore emanato dalla giovane Annina Picchi, colta sullo sfondo di una Livorno liberty "fine e popolare", non sembra corrispondere un’elaborazione poetica altrettanto forte per la figura paterna. Eppure, riunendo le poesie dedicate ad Attilio, si ottiene un piccolo canzoniere disperso in cui il personaggio del padre subisce una lenta e significativa maturazione che percorre l’arco intero della poesia caproniana. Protagonista di alcuni felici ricordi genovesi, destinatario di accorati richiami durante la guerra, uomo vecchio e malato, apparizione enigmatica: da "Finzioni" a "Res amissa" il padre trova spazio quasi in ogni raccolta.
Miliucci, F. (2018). Giorgio Caproni, poesie per il padre. STUDIUM, mar. - apr. 2018, n. 2, 210-227.
Giorgio Caproni, poesie per il padre
Fabrizio Miliucci
2018-01-01
Abstract
Nell’opera poetica di Giorgio Caproni, a differenza della figura materna, celebrata nei bellissimi "Versi livornesi", l’immagine del padre sembra rimanere in secondo piano. In effetti, allo smagliante bagliore emanato dalla giovane Annina Picchi, colta sullo sfondo di una Livorno liberty "fine e popolare", non sembra corrispondere un’elaborazione poetica altrettanto forte per la figura paterna. Eppure, riunendo le poesie dedicate ad Attilio, si ottiene un piccolo canzoniere disperso in cui il personaggio del padre subisce una lenta e significativa maturazione che percorre l’arco intero della poesia caproniana. Protagonista di alcuni felici ricordi genovesi, destinatario di accorati richiami durante la guerra, uomo vecchio e malato, apparizione enigmatica: da "Finzioni" a "Res amissa" il padre trova spazio quasi in ogni raccolta.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.