The urban center of Manziana gets its location and its toponym by means of an ancient environmental context, linked to the axes of connection between the sea and the hinterland of southern Etruria. Sacred places of the classical age would have undergone, during the Middle Ages, a progressive substitution of symbols and functions, due to the spreading of ancient Christianity in an area that would have been densely populated by monastic and anchoretic experiences. Even the urban structure of Manziana, set on the edge of the volcanic lake of Bracciano, recovers from ancestral Roman axial the orientation references of the access routes, converging towards the central square. It was a rural colony of the Santo Spirito Hospital, organically planned at the end of the 16th century by Bolognese architect Ottaviano Mascherino, who already was a student and collaborator of Vignola. The careful re-reading of his drawings, preserved at the National Academy of San Luca, allows us to understand the evolution of the urban centre and its most representative building, such as the palace of the Santo Spirito, designed as the epicenter of a rationalized settlement plan, inspired by the great tradition of the Renaissance urban utopism.

Il centro urbano di Manziana deve la sua localizzazione e il suo toponimo ad un antico contesto ambientale, legato agli assi di collegamento tra il mare e l’entroterra dell’Etruria meridionale. Durante il Medioevo, i luoghi sacri dell’età classica subiscono un progressivo fenomeno di sostituzione nei simboli e nelle funzioni, dovuto alla diffusione del primo Cristianesimo in un area caratterizzata dalla grande presenza di esperienze monastiche e anacoretiche. Anche la struttura urbana di Manziana, posta sul limite del cratere vulcanico del lago di Bracciano, riprende da un antico asse di origine romana l’orientamento delle principali strade di accesso, tutte convergenti verso la piazza centrale. Manziana, in origine colonia rurale dell’Ospedale di Santo Spirito, viene organicamente pianificata alla fine del XVI secolo dall’architetto bolognese Ottavio Mascherino, già allievo e collaboratore di Vignola. L’attenta rianalisi dei suoi disegni, conservati presso l’Accademia Nazionale di San Luca, permette di ricostruire l’evoluzione del centro urbano e dei suoi edifici più rappresentativi, quali il palazzo di Santo Spirito, progettato per essere il fulcro di un insediamento pianificato razionalmente e che si ispira alla grande tradizione dell’utopia urbana rinascimentale.

Sturm, S. (2018). Dal Tenimentum Castri Sanctae Pupae alla fondazione di Manziana. Connessioni con il paesaggio e con il territorio. STORIA DELL'URBANISTICA, 9/2017, 103-127.

Dal Tenimentum Castri Sanctae Pupae alla fondazione di Manziana. Connessioni con il paesaggio e con il territorio

s. sturm
2018-01-01

Abstract

The urban center of Manziana gets its location and its toponym by means of an ancient environmental context, linked to the axes of connection between the sea and the hinterland of southern Etruria. Sacred places of the classical age would have undergone, during the Middle Ages, a progressive substitution of symbols and functions, due to the spreading of ancient Christianity in an area that would have been densely populated by monastic and anchoretic experiences. Even the urban structure of Manziana, set on the edge of the volcanic lake of Bracciano, recovers from ancestral Roman axial the orientation references of the access routes, converging towards the central square. It was a rural colony of the Santo Spirito Hospital, organically planned at the end of the 16th century by Bolognese architect Ottaviano Mascherino, who already was a student and collaborator of Vignola. The careful re-reading of his drawings, preserved at the National Academy of San Luca, allows us to understand the evolution of the urban centre and its most representative building, such as the palace of the Santo Spirito, designed as the epicenter of a rationalized settlement plan, inspired by the great tradition of the Renaissance urban utopism.
2018
Il centro urbano di Manziana deve la sua localizzazione e il suo toponimo ad un antico contesto ambientale, legato agli assi di collegamento tra il mare e l’entroterra dell’Etruria meridionale. Durante il Medioevo, i luoghi sacri dell’età classica subiscono un progressivo fenomeno di sostituzione nei simboli e nelle funzioni, dovuto alla diffusione del primo Cristianesimo in un area caratterizzata dalla grande presenza di esperienze monastiche e anacoretiche. Anche la struttura urbana di Manziana, posta sul limite del cratere vulcanico del lago di Bracciano, riprende da un antico asse di origine romana l’orientamento delle principali strade di accesso, tutte convergenti verso la piazza centrale. Manziana, in origine colonia rurale dell’Ospedale di Santo Spirito, viene organicamente pianificata alla fine del XVI secolo dall’architetto bolognese Ottavio Mascherino, già allievo e collaboratore di Vignola. L’attenta rianalisi dei suoi disegni, conservati presso l’Accademia Nazionale di San Luca, permette di ricostruire l’evoluzione del centro urbano e dei suoi edifici più rappresentativi, quali il palazzo di Santo Spirito, progettato per essere il fulcro di un insediamento pianificato razionalmente e che si ispira alla grande tradizione dell’utopia urbana rinascimentale.
Sturm, S. (2018). Dal Tenimentum Castri Sanctae Pupae alla fondazione di Manziana. Connessioni con il paesaggio e con il territorio. STORIA DELL'URBANISTICA, 9/2017, 103-127.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11590/340595
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