This paper aims to show how some cues derived from theosophy have allowed Pirandello to develop certain metaphysical concerns, in particular when dealing with the problem of death, which is a key element in the search for the meaning of life in some of his characters. If the condition described by theosophy as the Astral plane is functional to an understanding of the special substance of some of the ghost-characters that dwell in Pirandello’s mind, the vital dimensions known as the Buddhic and Atmic planes seem to have influenced that of some characters who live as if they were living-dead. In that particular liminal state, between life and death, they live a state of vital expansion from which they draw a previously unknown joy. A state in which they acquire an awareness of the dilated dimension of life, a state that exists beyond physical death. This is a condition of lightness, a “living eternity” thanks to which, in mystical fashion, the character ends up conferring a new meaning to the physical condition of existence, and attempt to respond to the metaphysical questions posed by its creator.

Il contributo intende dimostrare come le suggestioni provenienti dalla cultura teosofica abbiano permesso a Pirandello di manifestare alcuni interessi metafisici, di confrontarsi col problema della morte, fondamentale per la ricerca di senso della vita che caratterizza alcuni suoi personaggi. Se la condizione che la teosofia indica come piano astrale è stata funzionale ad illuminare la speciale sostanza di alcuni personaggi-fantasmi che visitano la mente di Pirandello, la dimensione vitale indicata come piano buddhico ed atmico sembra aver suggerito quella di alcuni personaggi che vivono la condizione di morti-vivi. In quello speciale stato liminare, tra la vita e la morte, essi vivono uno stato di espansione vitale da cui traggono una gioia non conosciuta prima. Uno stato in cui acquistano la consapevolezza di una dimensione dilatata della vita, uno stato che esiste oltre la morte fisica. Una condizione di leggerezza, una “eternità viva”, grazie alla quale misticamente, il personaggio finisce per conferire un altro significato alla condizione fisica dell’esistenza e a tentare di rispondere ai quesiti metafisici del suo creatore.

Colombi, R. (2018). Oltre la morte, l' "eternità viva". Suggestioni teosofiche in Pirandello: funzione mitopoietica e interrogazione metafisica. STUDIUM, CXIV(3), 59-70.

Oltre la morte, l' "eternità viva". Suggestioni teosofiche in Pirandello: funzione mitopoietica e interrogazione metafisica

roberta colombi
2018-01-01

Abstract

This paper aims to show how some cues derived from theosophy have allowed Pirandello to develop certain metaphysical concerns, in particular when dealing with the problem of death, which is a key element in the search for the meaning of life in some of his characters. If the condition described by theosophy as the Astral plane is functional to an understanding of the special substance of some of the ghost-characters that dwell in Pirandello’s mind, the vital dimensions known as the Buddhic and Atmic planes seem to have influenced that of some characters who live as if they were living-dead. In that particular liminal state, between life and death, they live a state of vital expansion from which they draw a previously unknown joy. A state in which they acquire an awareness of the dilated dimension of life, a state that exists beyond physical death. This is a condition of lightness, a “living eternity” thanks to which, in mystical fashion, the character ends up conferring a new meaning to the physical condition of existence, and attempt to respond to the metaphysical questions posed by its creator.
2018
Il contributo intende dimostrare come le suggestioni provenienti dalla cultura teosofica abbiano permesso a Pirandello di manifestare alcuni interessi metafisici, di confrontarsi col problema della morte, fondamentale per la ricerca di senso della vita che caratterizza alcuni suoi personaggi. Se la condizione che la teosofia indica come piano astrale è stata funzionale ad illuminare la speciale sostanza di alcuni personaggi-fantasmi che visitano la mente di Pirandello, la dimensione vitale indicata come piano buddhico ed atmico sembra aver suggerito quella di alcuni personaggi che vivono la condizione di morti-vivi. In quello speciale stato liminare, tra la vita e la morte, essi vivono uno stato di espansione vitale da cui traggono una gioia non conosciuta prima. Uno stato in cui acquistano la consapevolezza di una dimensione dilatata della vita, uno stato che esiste oltre la morte fisica. Una condizione di leggerezza, una “eternità viva”, grazie alla quale misticamente, il personaggio finisce per conferire un altro significato alla condizione fisica dell’esistenza e a tentare di rispondere ai quesiti metafisici del suo creatore.
Colombi, R. (2018). Oltre la morte, l' "eternità viva". Suggestioni teosofiche in Pirandello: funzione mitopoietica e interrogazione metafisica. STUDIUM, CXIV(3), 59-70.
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