È presa in esame la Madonna con Bambino e Santi dipinta sulla parte inferiore della parete di fronte all’attuale ingresso dell’aula a pianta quadrata (coperta da una volta a crociera), facente parte del vecchio edificio, nel santuario della Madonna dei Bisognosi (detto anche Madonna del Monte o del Monte Carsoli, Santa Maria di Terrasicca o Terrasecca o Serrasicca, Santa Maria Egenorum) a Pereto. Il dipinto, solo parzialmente visibile, presenta segni di scalpellatura effettuata per far aderire gli strati di intonaco sovrapposti, costituenti la decorazione principale che caratterizza l’ambiente odierno. Sono fornite analisi iconografica, stilistica, datazione e contestualizzazione del dipinto, attribuendolo a un artista aderente al gotico internazionale, maturato in contatto con l’ambiente senese del XIV secolo, mediato attraverso il Regno di Napoli e la corte di Avignone, nonché tramite i rapporti con il monastero benedettino di Subiaco.
Ramadori, M. (2015). La Madonna con Bambino e Santi: un dipinto gotico internazionale nel santuario della Madonna dei Bisognosi a Pereto. IL FOGLIO DI LUMEN(42), 17-21.
La Madonna con Bambino e Santi: un dipinto gotico internazionale nel santuario della Madonna dei Bisognosi a Pereto
Michela Ramadori
2015-01-01
Abstract
È presa in esame la Madonna con Bambino e Santi dipinta sulla parte inferiore della parete di fronte all’attuale ingresso dell’aula a pianta quadrata (coperta da una volta a crociera), facente parte del vecchio edificio, nel santuario della Madonna dei Bisognosi (detto anche Madonna del Monte o del Monte Carsoli, Santa Maria di Terrasicca o Terrasecca o Serrasicca, Santa Maria Egenorum) a Pereto. Il dipinto, solo parzialmente visibile, presenta segni di scalpellatura effettuata per far aderire gli strati di intonaco sovrapposti, costituenti la decorazione principale che caratterizza l’ambiente odierno. Sono fornite analisi iconografica, stilistica, datazione e contestualizzazione del dipinto, attribuendolo a un artista aderente al gotico internazionale, maturato in contatto con l’ambiente senese del XIV secolo, mediato attraverso il Regno di Napoli e la corte di Avignone, nonché tramite i rapporti con il monastero benedettino di Subiaco.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.