Tra il 1939 e il 1942 molti ebrei italiani scelsero la via dell’esilio a seguito delle Leggi razziali promulgate il 17 novembre 1938. Si trattò di una mini diaspora costituita soprattutto da professori universitari, dirigenti, imprenditori, diplomatici, commercianti e militari, i quali, con le loro famiglie, emigrarono in Svizzera, Inghilterra, Australia, Stati Uniti, India, Palestina, o in paesi dell’America Latina: in totale circa 5.000 persone su una popolazione di origine ebraica che non arrivava a 50.000 unità. Proprio la nuova situazione politica europea aveva determinato nell’Argentina degli anni ’30 la promulgazione di leggi immigratorie più restrittive. L’articolo dà conto di come gli ebrei italiani riuscirono a superare l’ostacolo legislativo argentino, così come dei successi conseguiti nei rispettivi ambiti professionali.
Cattarulla, C. (2018). Le Leggi Razziali (1938) e gli ebrei italiani emigrati in Argentina: discriminazioni e nuove opportunità. CONFLUENZE, X(2), 343-358.
Le Leggi Razziali (1938) e gli ebrei italiani emigrati in Argentina: discriminazioni e nuove opportunità
Cattarulla, Camilla
2018-01-01
Abstract
Tra il 1939 e il 1942 molti ebrei italiani scelsero la via dell’esilio a seguito delle Leggi razziali promulgate il 17 novembre 1938. Si trattò di una mini diaspora costituita soprattutto da professori universitari, dirigenti, imprenditori, diplomatici, commercianti e militari, i quali, con le loro famiglie, emigrarono in Svizzera, Inghilterra, Australia, Stati Uniti, India, Palestina, o in paesi dell’America Latina: in totale circa 5.000 persone su una popolazione di origine ebraica che non arrivava a 50.000 unità. Proprio la nuova situazione politica europea aveva determinato nell’Argentina degli anni ’30 la promulgazione di leggi immigratorie più restrittive. L’articolo dà conto di come gli ebrei italiani riuscirono a superare l’ostacolo legislativo argentino, così come dei successi conseguiti nei rispettivi ambiti professionali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.