Nell’ultima decade il racconto della migrazione è passato dalle mani dei protagonisti – gli immigrati che fin dai primi anni Novanta ne avevano narrato le vicende, dapprima grazie all’intermediazione linguistica e culturale di un coautore italiano – a quelle di autori autoctoni, talvolta già affermati come Eraldo Affinati e Melania Mazzucco, talaltra segnalatisi proprio grazie a storie raccolte dalla viva voce di profughi o testimoni e confezionate in forma di romanzo (Fabio Geda, Giuseppe Catozzella). L’articolo offre una riflessione critica sul fenomeno e propone una prima classificazione del corpus sulla base delle sue caratteristiche formali, narrative ed editoriali.
Fracassa, U. (2018). Nuove frontiere della letteratura italiana della migrazione. SCRITTURE MIGRANTI(11, 2017), 231-265.
Nuove frontiere della letteratura italiana della migrazione
ugo fracassa
2018-01-01
Abstract
Nell’ultima decade il racconto della migrazione è passato dalle mani dei protagonisti – gli immigrati che fin dai primi anni Novanta ne avevano narrato le vicende, dapprima grazie all’intermediazione linguistica e culturale di un coautore italiano – a quelle di autori autoctoni, talvolta già affermati come Eraldo Affinati e Melania Mazzucco, talaltra segnalatisi proprio grazie a storie raccolte dalla viva voce di profughi o testimoni e confezionate in forma di romanzo (Fabio Geda, Giuseppe Catozzella). L’articolo offre una riflessione critica sul fenomeno e propone una prima classificazione del corpus sulla base delle sue caratteristiche formali, narrative ed editoriali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.