Il Pianeta dei balocchi. A proposito della definizione dei diritti umani

In Collodi’s famous novel Pinocchio, the puppet happy goes to the ‘Land of Toys’ where «there isno such thing as study. Here, it is only on Saturdays that we have no school. In the Land of Toys,every day, except Sunday, is a Saturday». This blessed place, especially in the global age, appears tome the quintessence of our human world, which could be called the ‘Planet of Toys’. In this Planetthere are rights for anyone and duties for no-one. It is from this perspective that this comment examinesthe book What Human Rights are Not (or Not Only) written by Isabel Trujillo and FrancescoViola. It makes the case for a movement in favour of the advancement of human rights possiblybased on living by example somewhat more than by words and profit.

Il saggio discute nove punti critici intorno alla definizione dei diritti umani: (1) Dire cosa i diritti umani non sono significa (dover) dire cosa sono; (2) Definire cosa i diritti umani sono (o non sono) in blocco è pressoché impossibile: (3) La contesa scientifica o accademica è tutt’altro che accademica o scientifica nel senso in cui pretende di esserlo; (4) I "diritti" umani in realtà sono doveri; (5) Il fondamento dei diritti umani è empatico ma l’empatia non ha implicazioni necessarie né logiche né giuridiche ed è un lusso che la specie umana non può permettersi troppo; (6) Chi vuole difendere i diritti umani oggi deve talvolta "combatterli"; (7) L’"analisi" non solo e non tanto coglie la realtà quanto soprattutto la altera e riplasma; (8) Sul piano internazionale i diritti umani sono criteri di "sovranità responsabile" ma questa rimane giuridicamente indeterminata; (9) I diritti umani vanno demercificati.