Questo libro, dedicato all'opera del regista iraniano Abbas Kiarostami, si propone di fornire alcuni percorsi d'analisi dei suoi film e delle sue videoinstallazioni, evidenziando anche alcuni tratti essenziali della sua produzione fotografica. L'intento principale del volume è quello di porre in risalto la portata intermediale dell'opera di questo autore e la complessità del discorso sulla visualità che a essa soggiace, anche mediante l'analisi di alcune opere poco o per nulla studiate in Italia (è questo il caso, per esempio, dell'opera postuma "24 Frames" o del video "Roads of Kiarostami", che configurano al loro interno un complesso "discorso visivo" che intreccia tra loro cinema, fotografia e poesia). Le traiettorie di ricerca delineate nel libro disegnano un'indagine non lineare (sul piano cronologico) che si concentra, in particolare, su alcuni punti di snodo che hanno segnato la carriera di Kiarostami, selezionando alcune delle sue opere e tornando su di esse a più riprese per interrogarle alla luce di prospettive d'analisi e domande di ricerca differenti. Questo metodo d'indagine consente di far emergere la forte coerenza interna che caratterizza la produzione del regista e, contemporaneamente, di portare alla luce e analizzare la costante reinvenzione formale che investe tanto lo stile quanto le modalità di esposizione delle opere, analizzando - dunque - le forme mediali ed estetiche attraverso cui Kiarostami ha intessuto un complesso discorso sulle immagini (e con le immagini) nell'arco di un trentennio.
Ugenti, E. (2018). Abbas Kiarostami. Le forme dell'immagine. Roma : Bulzoni.
Abbas Kiarostami. Le forme dell'immagine
Elio Ugenti
2018-01-01
Abstract
Questo libro, dedicato all'opera del regista iraniano Abbas Kiarostami, si propone di fornire alcuni percorsi d'analisi dei suoi film e delle sue videoinstallazioni, evidenziando anche alcuni tratti essenziali della sua produzione fotografica. L'intento principale del volume è quello di porre in risalto la portata intermediale dell'opera di questo autore e la complessità del discorso sulla visualità che a essa soggiace, anche mediante l'analisi di alcune opere poco o per nulla studiate in Italia (è questo il caso, per esempio, dell'opera postuma "24 Frames" o del video "Roads of Kiarostami", che configurano al loro interno un complesso "discorso visivo" che intreccia tra loro cinema, fotografia e poesia). Le traiettorie di ricerca delineate nel libro disegnano un'indagine non lineare (sul piano cronologico) che si concentra, in particolare, su alcuni punti di snodo che hanno segnato la carriera di Kiarostami, selezionando alcune delle sue opere e tornando su di esse a più riprese per interrogarle alla luce di prospettive d'analisi e domande di ricerca differenti. Questo metodo d'indagine consente di far emergere la forte coerenza interna che caratterizza la produzione del regista e, contemporaneamente, di portare alla luce e analizzare la costante reinvenzione formale che investe tanto lo stile quanto le modalità di esposizione delle opere, analizzando - dunque - le forme mediali ed estetiche attraverso cui Kiarostami ha intessuto un complesso discorso sulle immagini (e con le immagini) nell'arco di un trentennio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.