Il titolo “Danza senza aggettivi” prende spunto dall’espressione di d’Amico “Musica senza aggettivi”; accostando questa definizione alla danza si sottolinea la sua capacità di trascendere, nella lunga durata, le strette suddivisioni in generi teatrali. In un’antologia dei temi da lui trattati, più che una puntuale e cronologica disamina degli spettacoli recensiti, includo le figure che hanno incarnato un’epoca - l’esuberante Elssler, il demiurgo Djagilev - e soprattutto i saggi sull’impegno etico e politico, le riflessioni letterarie e filosofiche sull’idea del balletto classico, sino alla celebrazione del connubio Apollo-Tersicore nell’adamantina lettura di Balanchine delle partiture di Stravinskij.
LO IACONO, C. (In corso di stampa). Danza senza aggettivi. In Annalisa Bini e Jacopo Pellegrini (a cura di), Vent’anni dopo. Quel che dobbiamo a Fedele d’Amico (pp. 151-195). Roma : Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
Danza senza aggettivi
LO IACONO, CONCETTA
In corso di stampa
Abstract
Il titolo “Danza senza aggettivi” prende spunto dall’espressione di d’Amico “Musica senza aggettivi”; accostando questa definizione alla danza si sottolinea la sua capacità di trascendere, nella lunga durata, le strette suddivisioni in generi teatrali. In un’antologia dei temi da lui trattati, più che una puntuale e cronologica disamina degli spettacoli recensiti, includo le figure che hanno incarnato un’epoca - l’esuberante Elssler, il demiurgo Djagilev - e soprattutto i saggi sull’impegno etico e politico, le riflessioni letterarie e filosofiche sull’idea del balletto classico, sino alla celebrazione del connubio Apollo-Tersicore nell’adamantina lettura di Balanchine delle partiture di Stravinskij.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.