This article analyses the experience of exile narrated by the Brazilian writer Ana Maria Machado in Tropical sol da liberdade. Published in 1988, the novel portrays the terrible events that characterised the authoritarian military government that ruled Brazil from 1964 to 1985. Through the story of Lena, a journalist who chooses to live in exile to escape from military dictatorship’s abuses, Ana Maria Machado fictionalises her own real experience in order to process an individual and collective trauma caused by authoritarianism. The combination of memory and fiction provides a different perspective on personal and historical events: the exile deprives Lena of her rights and certainties, but the need to tell the truth about her story ‒ as well as the ones of other victims ‒ turns the condition of exiled into a sort of external point of view. Hence, the narration of the tragic events experienced during the military dictatorship brings out a new sense of belonging and asserts the power of literature over violence and oblivion.

Il presente articolo analizza l'esperienza dell'esilio narrata dalla scrittrice brasiliana Ana Maria Machado in Tropical sol da liberdade. Pubblicato nel 1988, il romanzo racconta i tragici eventi che hanno caratterizzato il regime autoritario che ha governato il Brasile dal 1964 al 1985. Attraverso la storia di Lena, una giornalista che sceglie di vivere in esilio per sfuggire agli abusi della dittatura militare, Ana Maria Machado trasfigura letterariamente la propria esperienza per elaborare il trauma individuale e collettivo causato dall'autoritarismo. La combinazione di memoria e finzione fornisce una prospettiva diversa sugli eventi personali e storici: l'esilio priva Lena dei suoi diritti e delle sue certezze, ma la necessità di raccontare la verità sulla sua storia - così come quella di altre vittime - trasforma la condizione di esiliata in una sorta di punto di vista esterno. In tale prospettiva, la narrazione delle tragiche vicende vissute durante la dittatura militare fa emergere un nuovo senso di appartenenza e afferma il potere della letteratura sulla violenza e sull'oblio.

DE CRESCENZO, L. (2018). Quel che resta dell'esilio: Tropical sol da liberdade di Ana Maria Machado. TESTI E LINGUAGGI, 12, 31-44 [10.14273/unisa-1743].

Quel che resta dell'esilio: Tropical sol da liberdade di Ana Maria Machado

Luigia De Crescenzo
2018-01-01

Abstract

This article analyses the experience of exile narrated by the Brazilian writer Ana Maria Machado in Tropical sol da liberdade. Published in 1988, the novel portrays the terrible events that characterised the authoritarian military government that ruled Brazil from 1964 to 1985. Through the story of Lena, a journalist who chooses to live in exile to escape from military dictatorship’s abuses, Ana Maria Machado fictionalises her own real experience in order to process an individual and collective trauma caused by authoritarianism. The combination of memory and fiction provides a different perspective on personal and historical events: the exile deprives Lena of her rights and certainties, but the need to tell the truth about her story ‒ as well as the ones of other victims ‒ turns the condition of exiled into a sort of external point of view. Hence, the narration of the tragic events experienced during the military dictatorship brings out a new sense of belonging and asserts the power of literature over violence and oblivion.
2018
Il presente articolo analizza l'esperienza dell'esilio narrata dalla scrittrice brasiliana Ana Maria Machado in Tropical sol da liberdade. Pubblicato nel 1988, il romanzo racconta i tragici eventi che hanno caratterizzato il regime autoritario che ha governato il Brasile dal 1964 al 1985. Attraverso la storia di Lena, una giornalista che sceglie di vivere in esilio per sfuggire agli abusi della dittatura militare, Ana Maria Machado trasfigura letterariamente la propria esperienza per elaborare il trauma individuale e collettivo causato dall'autoritarismo. La combinazione di memoria e finzione fornisce una prospettiva diversa sugli eventi personali e storici: l'esilio priva Lena dei suoi diritti e delle sue certezze, ma la necessità di raccontare la verità sulla sua storia - così come quella di altre vittime - trasforma la condizione di esiliata in una sorta di punto di vista esterno. In tale prospettiva, la narrazione delle tragiche vicende vissute durante la dittatura militare fa emergere un nuovo senso di appartenenza e afferma il potere della letteratura sulla violenza e sull'oblio.
DE CRESCENZO, L. (2018). Quel che resta dell'esilio: Tropical sol da liberdade di Ana Maria Machado. TESTI E LINGUAGGI, 12, 31-44 [10.14273/unisa-1743].
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