Respiración artificial (1980) e La novela de mi vida (2002): a distanza di venti anni, due romanzi intimamente legati dalla tematica dell’esilio di matrice politica come frattura ma anche come continuità storica, in cui il passato rappresenta lo specchio dove si riflette il presente. In entrambi, a partire da una figura del XIX secolo, gli autori - Piglia e Padura Fuentes - costruiscono delle trame narrative che riconducono il lettore al presente. Il discorso storiografico si delinea attraverso un’operazione profondamente ideologica, in cui la scrittura emerge come una scelta “politica” per stabilire la continuità storica tra passato e presente. Le analogie tra i due romanzi, infatti, non si esauriscono nelle scelte tematiche: la modalità con cui gli autori sono costretti ad evadere la censura dei rispettivi governi autoritari per “narrare l’inenarrabile” costringe il lettore alla decifrazione di una scrittura ambigua e criptica che alterna piani temporali e stili di scrittura diversi, in cui la polifonia delle voci narranti diviene metafora di una pluralità negata dalla repressione politica e culturale, e l’esilio rappresenta metaforicamente la posizione distaccata, periferica, dalla quale i personaggi (e gli autori) osservano la storia.

Nanni, S. (2008). L’esilio allo specchio: generazioni a confronto in Ricardo Piglia e Leonardo Padura Fuentes. SCRITTURE MIGRANTI, 2, 39-64.

L’esilio allo specchio: generazioni a confronto in Ricardo Piglia e Leonardo Padura Fuentes

Nanni S
2008-01-01

Abstract

Respiración artificial (1980) e La novela de mi vida (2002): a distanza di venti anni, due romanzi intimamente legati dalla tematica dell’esilio di matrice politica come frattura ma anche come continuità storica, in cui il passato rappresenta lo specchio dove si riflette il presente. In entrambi, a partire da una figura del XIX secolo, gli autori - Piglia e Padura Fuentes - costruiscono delle trame narrative che riconducono il lettore al presente. Il discorso storiografico si delinea attraverso un’operazione profondamente ideologica, in cui la scrittura emerge come una scelta “politica” per stabilire la continuità storica tra passato e presente. Le analogie tra i due romanzi, infatti, non si esauriscono nelle scelte tematiche: la modalità con cui gli autori sono costretti ad evadere la censura dei rispettivi governi autoritari per “narrare l’inenarrabile” costringe il lettore alla decifrazione di una scrittura ambigua e criptica che alterna piani temporali e stili di scrittura diversi, in cui la polifonia delle voci narranti diviene metafora di una pluralità negata dalla repressione politica e culturale, e l’esilio rappresenta metaforicamente la posizione distaccata, periferica, dalla quale i personaggi (e gli autori) osservano la storia.
2008
Nanni, S. (2008). L’esilio allo specchio: generazioni a confronto in Ricardo Piglia e Leonardo Padura Fuentes. SCRITTURE MIGRANTI, 2, 39-64.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11590/349025
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