Il saggio propone un’analisi del rapporto fra testo e immagini in Informe sobre ciegos (1991), di Alberto Breccia. Nell’ostinata rinuncia all’utilizzo di parole di troppo, o segni in eccesso, con l’ausilio di ricorsi grafici che restituiscono al lettore un mondo “tellurico ed informe”, Breccia interpreta ed illustra – senza renderlo comprensibile – il delirio autodistruttivo di Fernando Vidal, tra i più controversi, e allo stesso tempo affascinanti, personaggi della letteratura argentina. L’intervento intende focalizzarsi, in particolare, sulla cospirazione – formale e contenutistica – e sull’(in)traducibilità grafica del suo delirio.
Nanni, S. (2015). Rappresentazioni e (in)traducibilità del delirio: Informe sobre ciegos di Alberto Breccia. CONFLUENZE, 7, 260-280.
Rappresentazioni e (in)traducibilità del delirio: Informe sobre ciegos di Alberto Breccia
Nanni S
2015-01-01
Abstract
Il saggio propone un’analisi del rapporto fra testo e immagini in Informe sobre ciegos (1991), di Alberto Breccia. Nell’ostinata rinuncia all’utilizzo di parole di troppo, o segni in eccesso, con l’ausilio di ricorsi grafici che restituiscono al lettore un mondo “tellurico ed informe”, Breccia interpreta ed illustra – senza renderlo comprensibile – il delirio autodistruttivo di Fernando Vidal, tra i più controversi, e allo stesso tempo affascinanti, personaggi della letteratura argentina. L’intervento intende focalizzarsi, in particolare, sulla cospirazione – formale e contenutistica – e sull’(in)traducibilità grafica del suo delirio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.