Nell’ambito di un recupero sistematico del museo della biglietteria del complesso di San Sebastiano sulla via Appia, durante il 2017, è stato restaurato un primo lotto di circa dieci sarcofagi, tra gli oltre 150 conservati nella navatella destra della basilica circiforme fatta erigere da Costantino per segnalare la memoria degli apostoli. Tra i sarcofagi, recuperati con l’ausilio diagnostico del CNR e dell’ENEA, emergono quello di Lot e quello di Balaam, il primo interessato da un’evidente policromia, il secondo costellato da scene veterotestamentarie assai rare e confrontabili solo con gli affreschi dell’ipogeo di via Dino Compagni. Ancora più interessanti i sarcofagi delle “due sorelle” e “a stelle e corone” , scoperti all’interno di due mausolei annessi alla basilica circiforme dal Ferrua e dal Fornari e riferibili all’età teodosiana. Le decorazioni delle due fronti trovano palmari confronti con gli scenari iconografici degli edifici di culto più prestigiosi del tempo: dalla basilica di Santa Pudenziana a quella di Santa Sabina, dalle basiliche paoliniane di Cimitile e di Fondi al sacello di Sant’Aquilino a Milano, dal battistero napoletano di San Giovanni in Fonte al mausoleo ravennate di Galla Placidia.

Bisconti, F. (2019). Sarcofagi di San Sebastiano al restauro: dalle rarità bibliche alle immagini teofaniche. ATTI DELLA PONTIFICIA ACCADEMIA ROMANA DI ARCHEOLOGIA. SERIE III, RENDICONTI, 90, 221-250.

Sarcofagi di San Sebastiano al restauro: dalle rarità bibliche alle immagini teofaniche

Fabrizio Bisconti
2019-01-01

Abstract

Nell’ambito di un recupero sistematico del museo della biglietteria del complesso di San Sebastiano sulla via Appia, durante il 2017, è stato restaurato un primo lotto di circa dieci sarcofagi, tra gli oltre 150 conservati nella navatella destra della basilica circiforme fatta erigere da Costantino per segnalare la memoria degli apostoli. Tra i sarcofagi, recuperati con l’ausilio diagnostico del CNR e dell’ENEA, emergono quello di Lot e quello di Balaam, il primo interessato da un’evidente policromia, il secondo costellato da scene veterotestamentarie assai rare e confrontabili solo con gli affreschi dell’ipogeo di via Dino Compagni. Ancora più interessanti i sarcofagi delle “due sorelle” e “a stelle e corone” , scoperti all’interno di due mausolei annessi alla basilica circiforme dal Ferrua e dal Fornari e riferibili all’età teodosiana. Le decorazioni delle due fronti trovano palmari confronti con gli scenari iconografici degli edifici di culto più prestigiosi del tempo: dalla basilica di Santa Pudenziana a quella di Santa Sabina, dalle basiliche paoliniane di Cimitile e di Fondi al sacello di Sant’Aquilino a Milano, dal battistero napoletano di San Giovanni in Fonte al mausoleo ravennate di Galla Placidia.
2019
Bisconti, F. (2019). Sarcofagi di San Sebastiano al restauro: dalle rarità bibliche alle immagini teofaniche. ATTI DELLA PONTIFICIA ACCADEMIA ROMANA DI ARCHEOLOGIA. SERIE III, RENDICONTI, 90, 221-250.
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