The essay deals with the configuration of borders and the processes of confinement and segregation developed within current migratory regimens, as they connect to policies that differentiate entry and settlement in the Nation-state space. Within the mutating migratory system, and as public discourse and rhetoric on migration evolve, Europe is keen to protect its borders. In Italy, the recent policies adopted by the League – Five Star government with regard to migration containment display a continuity with the «management» posture adopted by previous European and Italian governments, though with a specifically authoritarian and xenophobic flavour. The analysis of two emblematic events (the Diciotti and Riace cases) highlights the process of border securitization that is cardinal for the attempts to construct an interpretative grid for migration and its governance. The criminalization, and dismantlement, of the secondary reception system, the tightening of selection controls and the externalization of frontiers, the marginalization and the criminalization of NGOs’ humanitarian intervention, the closure of ports and the entrustment of assistance and rescue interventions to friendly countries, they all show an increasingly authoritarian and racist trend that goes beyond the jurisdictional and constitutional sphere, revealing the anti-humanitarian drift of Minister Salvini’s policies.

Il saggio tematizza la configurazione dei confini e dei processi di confinamento e segregazione nel vigente regime migratorio, nella connessione tra politiche di regolazione dell’accesso e dell’insediamento nello spazio nazionale. Nel mutato scenario migratorio, nell’evoluzione del discorso pubblico e delle retoriche sulle migrazioni l’Europa protegge i propri confini. Le misure adottate in materia di migrazioni dal governo Lega5Stelle mostrano, pur nella coniugazione particolarmente autoritaria e razzista, la continuità con il management della mobilità umana, sia europeo sia nazionale (precedente ministro Minniti). La ricostruzione di due vicende paradigmatiche (Diciotti e Riace) consente l’individuazione dei processi di securizzazione delle frontiere e dei territori come dimensioni centrali delle strategie adottate nella costruzione del regime interpretativo sui fenomeni migratori e sul loro governo. La criminalizzazione e la smobilitazione del sistema di seconda accoglienza, l’inasprimento del controllo selettivo e l’esternalizzazione delle frontiere, la marginalizzazione e la criminalizzazione dell’intervento delle Ong, la «chiusura dei porti» e l’affidamento degli interventi di soccorso e salvataggio a paesi «amici» mostrano l’inclinazione autoritaria e razzista che, ponendosi «oltre» la sfera giuridica e costituzionale, disvela la deriva antiumanitaria delle politiche del ministro Salvini.

Carbone, V. (2019). La riarticolazione securitaria del management migratorio: il contrasto dell’immigrazione e la vicenda Riace. LA RIVISTA DELLE POLITICHE SOCIALI(2), 135-156.

La riarticolazione securitaria del management migratorio: il contrasto dell’immigrazione e la vicenda Riace

Vincenzo Carbone
2019-01-01

Abstract

The essay deals with the configuration of borders and the processes of confinement and segregation developed within current migratory regimens, as they connect to policies that differentiate entry and settlement in the Nation-state space. Within the mutating migratory system, and as public discourse and rhetoric on migration evolve, Europe is keen to protect its borders. In Italy, the recent policies adopted by the League – Five Star government with regard to migration containment display a continuity with the «management» posture adopted by previous European and Italian governments, though with a specifically authoritarian and xenophobic flavour. The analysis of two emblematic events (the Diciotti and Riace cases) highlights the process of border securitization that is cardinal for the attempts to construct an interpretative grid for migration and its governance. The criminalization, and dismantlement, of the secondary reception system, the tightening of selection controls and the externalization of frontiers, the marginalization and the criminalization of NGOs’ humanitarian intervention, the closure of ports and the entrustment of assistance and rescue interventions to friendly countries, they all show an increasingly authoritarian and racist trend that goes beyond the jurisdictional and constitutional sphere, revealing the anti-humanitarian drift of Minister Salvini’s policies.
2019
Il saggio tematizza la configurazione dei confini e dei processi di confinamento e segregazione nel vigente regime migratorio, nella connessione tra politiche di regolazione dell’accesso e dell’insediamento nello spazio nazionale. Nel mutato scenario migratorio, nell’evoluzione del discorso pubblico e delle retoriche sulle migrazioni l’Europa protegge i propri confini. Le misure adottate in materia di migrazioni dal governo Lega5Stelle mostrano, pur nella coniugazione particolarmente autoritaria e razzista, la continuità con il management della mobilità umana, sia europeo sia nazionale (precedente ministro Minniti). La ricostruzione di due vicende paradigmatiche (Diciotti e Riace) consente l’individuazione dei processi di securizzazione delle frontiere e dei territori come dimensioni centrali delle strategie adottate nella costruzione del regime interpretativo sui fenomeni migratori e sul loro governo. La criminalizzazione e la smobilitazione del sistema di seconda accoglienza, l’inasprimento del controllo selettivo e l’esternalizzazione delle frontiere, la marginalizzazione e la criminalizzazione dell’intervento delle Ong, la «chiusura dei porti» e l’affidamento degli interventi di soccorso e salvataggio a paesi «amici» mostrano l’inclinazione autoritaria e razzista che, ponendosi «oltre» la sfera giuridica e costituzionale, disvela la deriva antiumanitaria delle politiche del ministro Salvini.
Carbone, V. (2019). La riarticolazione securitaria del management migratorio: il contrasto dell’immigrazione e la vicenda Riace. LA RIVISTA DELLE POLITICHE SOCIALI(2), 135-156.
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