Le Procedure Speciali hanno avviato, a partire dai primi mesi del 2019, un interessante esercizio di riflessione in ordine alle opportunità atte a revisionare il proprio funzionamento e le relazioni che esse intrattengono sia con i principali organi del sistema onusiano sia con gli attori non istituzionali, oggetto di questo contributo. Sin dalla configurazione del tradizionale apparato dell’Organizzazione per la piena e comprensiva garanzia di protezione e di promozione del diritto internazionale dei diritti umani, l’allora Commissione sui Diritti Umani già negli anni ’60 e ‘70 si cimentava con la verifica della violazione degli standard introdotti nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani ed in fase di riproduzione circostanziata nel quadro di appositi strumenti convenzionali multilaterali. L’opportunità di aggiornare gradualmente il funzionamento dell’apparato onusiano rappresentato dalle Procedure Speciali con l’intento di potenziare l’efficacia preventiva in termini di protezione e di promozione dei diritti umani è analizzata a partire da una riflessione sollecitata dall’esterno e tuttavia tradotta in nuove misure procedurali ed operative da parte del Comitato di Coordinamento, includendovi altresì il dialogo potenziato con la società civile.
Carletti, C. (2019). Il mandato delle Procedure Speciali nel quadro della Human Rights Machinery di Ginevra: aspetti evolutivi. ORDINE INTERNAZIONALE E DIRITTI UMANI(4), 801-807.
Il mandato delle Procedure Speciali nel quadro della Human Rights Machinery di Ginevra: aspetti evolutivi
Cristiana Carletti
2019-01-01
Abstract
Le Procedure Speciali hanno avviato, a partire dai primi mesi del 2019, un interessante esercizio di riflessione in ordine alle opportunità atte a revisionare il proprio funzionamento e le relazioni che esse intrattengono sia con i principali organi del sistema onusiano sia con gli attori non istituzionali, oggetto di questo contributo. Sin dalla configurazione del tradizionale apparato dell’Organizzazione per la piena e comprensiva garanzia di protezione e di promozione del diritto internazionale dei diritti umani, l’allora Commissione sui Diritti Umani già negli anni ’60 e ‘70 si cimentava con la verifica della violazione degli standard introdotti nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani ed in fase di riproduzione circostanziata nel quadro di appositi strumenti convenzionali multilaterali. L’opportunità di aggiornare gradualmente il funzionamento dell’apparato onusiano rappresentato dalle Procedure Speciali con l’intento di potenziare l’efficacia preventiva in termini di protezione e di promozione dei diritti umani è analizzata a partire da una riflessione sollecitata dall’esterno e tuttavia tradotta in nuove misure procedurali ed operative da parte del Comitato di Coordinamento, includendovi altresì il dialogo potenziato con la società civile.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.