Il contributo propone una nuova lettura del monastero del Monte Sinai come laboratorio di icone e centro di elaborazione dello statuto dell’immagine sacra prima del Secondo Concilio Niceno (787). A partire dalla descrizione di Procopio dell’abside di Santa Sofia di Costantinopoli, il saggio analizza il programma iconografico del mosaico della chiesa del Sinai, che implica il tema ‘scottante’ della visibilità e rappresentazione di Dio, il quale compare in numerose icone conservate nel monastero. Di due icone di VI secolo d. C., in particolare, suggerisce un’interpretazione che dall’ambito visivo e stilistico muove verso quello concettuale e teologico, sottolineando il ruolo dell’immagine cristiana nell’elevazione dell’uomo verso il mondo ultraterreno, anche sulla scorta della teologia di Dionigi Areopagita.
Fobelli, M.L. (2018). "Un’isola delle icone?” Il monastero di Santa Caterina al Sinai. RIVISTA DI STUDI BIZANTINI E NEOELLENICI, 55, 131-146.
"Un’isola delle icone?” Il monastero di Santa Caterina al Sinai
Maria Luigia, Fobelli
2018-01-01
Abstract
Il contributo propone una nuova lettura del monastero del Monte Sinai come laboratorio di icone e centro di elaborazione dello statuto dell’immagine sacra prima del Secondo Concilio Niceno (787). A partire dalla descrizione di Procopio dell’abside di Santa Sofia di Costantinopoli, il saggio analizza il programma iconografico del mosaico della chiesa del Sinai, che implica il tema ‘scottante’ della visibilità e rappresentazione di Dio, il quale compare in numerose icone conservate nel monastero. Di due icone di VI secolo d. C., in particolare, suggerisce un’interpretazione che dall’ambito visivo e stilistico muove verso quello concettuale e teologico, sottolineando il ruolo dell’immagine cristiana nell’elevazione dell’uomo verso il mondo ultraterreno, anche sulla scorta della teologia di Dionigi Areopagita.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.