Nei decenni a cavallo tra la fine del V e la metà del VI secolo alcune fonti storiche attribuiscono a tre senatori occidentali di altissimo livello sociale la qualifica di prior senatus o di caput senatus. Il più importante senatore del senato di Roma era l’ex console ordinario di rango illustre e patrizio ancora in vita la cui magistratura eponima fosse la più risalente nei fasti. Le fonti conservano memoria di tre priores o capita senatus attivi in età ostrogota, vertice del senato uno dopo l’altro tra l’inizio delle ostilità tra Odoacre e Teoderico e la fine della guerra greco-gotica: Rufius Postumius Festus (cos. 472); Q. Aurelius Memmius Symmachus (cos. 485); Rufius Petronius Nicomachus Cethegus (cos. 504). La carica è nuova. Il titolare appare un aristocratico di Roma che risiede nell’antica capitale, non a Ravenna. Attraverso l’esame delle testimonianze sui tre priores noti si avanzano ipotesi sui processi di selezione dei consoli ordinari e patrizi nell’età dei re barbari in Italia. La selezione dei consoli da parte dei re residenti a Ravenna, destinandoli al ruolo di prior senatus, aveva lo scopo di facilitare il primato di un esponente della potente aristocrazia senatoria residente a Roma dentro la curia e al vertice dell’ordine senatorio, ed evitare la concorrenza nell’antica capitale dei senatori ascesi nei palazzi ravennati per meriti di servizio. Mentre a Costantinopoli emergeva il ruolo del ‘primo patrizio’, a Roma e in Italia il prior senatus, espressione che non ha paralleli in greco, probabilmente aveva la funzione di aprire le liste censitarie dell’ordine dopo la deposizione dell’ultimo imperatore romano d’Occidente; egli era inviato in ambasceria a Costantinopoli, con la sua autorità in Roma doveva controllare i comportamenti sociali nell’urbe e garantire il rispetto dei monumenti pubblici e delle proprietà di altri senatori. Riflessione sulle espressioni caput senatus, prior senatus, primus ordinis.
Porena, P. (2019). Il prior / caput senatus in Occidente. Aspetti del primato dell’aristocrazia di Roma dopo il 476. LATINITAS, 7(2), 25-50.
Il prior / caput senatus in Occidente. Aspetti del primato dell’aristocrazia di Roma dopo il 476
Pierfrancesco Porena
2019-01-01
Abstract
Nei decenni a cavallo tra la fine del V e la metà del VI secolo alcune fonti storiche attribuiscono a tre senatori occidentali di altissimo livello sociale la qualifica di prior senatus o di caput senatus. Il più importante senatore del senato di Roma era l’ex console ordinario di rango illustre e patrizio ancora in vita la cui magistratura eponima fosse la più risalente nei fasti. Le fonti conservano memoria di tre priores o capita senatus attivi in età ostrogota, vertice del senato uno dopo l’altro tra l’inizio delle ostilità tra Odoacre e Teoderico e la fine della guerra greco-gotica: Rufius Postumius Festus (cos. 472); Q. Aurelius Memmius Symmachus (cos. 485); Rufius Petronius Nicomachus Cethegus (cos. 504). La carica è nuova. Il titolare appare un aristocratico di Roma che risiede nell’antica capitale, non a Ravenna. Attraverso l’esame delle testimonianze sui tre priores noti si avanzano ipotesi sui processi di selezione dei consoli ordinari e patrizi nell’età dei re barbari in Italia. La selezione dei consoli da parte dei re residenti a Ravenna, destinandoli al ruolo di prior senatus, aveva lo scopo di facilitare il primato di un esponente della potente aristocrazia senatoria residente a Roma dentro la curia e al vertice dell’ordine senatorio, ed evitare la concorrenza nell’antica capitale dei senatori ascesi nei palazzi ravennati per meriti di servizio. Mentre a Costantinopoli emergeva il ruolo del ‘primo patrizio’, a Roma e in Italia il prior senatus, espressione che non ha paralleli in greco, probabilmente aveva la funzione di aprire le liste censitarie dell’ordine dopo la deposizione dell’ultimo imperatore romano d’Occidente; egli era inviato in ambasceria a Costantinopoli, con la sua autorità in Roma doveva controllare i comportamenti sociali nell’urbe e garantire il rispetto dei monumenti pubblici e delle proprietà di altri senatori. Riflessione sulle espressioni caput senatus, prior senatus, primus ordinis.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.